Michele Iuliano, fondatore della Deiulemar, è morto durante una perquisizione
E’ morto Michele Iuliano, l’88enne ex amministratore unico della Deiulemar, la società armatoriale dichiarata fallita appena una settimana fa dal tribunale di Torre Annunziata (Napoli). A stroncarlo, un infarto durante una perquisizione domiciliare della Guardia di Finanza. I legali del "capitano" – com'era conosciuto in città – riferiscono che alcuni uomini delle Fiamme Gialle sarebbero giunti in mattinata nella villa dello storico armatore, situata proprio di fronte alla sede della Deiulemar di via Tirone, a Torre del Greco. Presentatisi in borghese, anche per rispetto nei confronti dell'anziano uomo, gli agenti sarebbero stati accolti in casa dallo stesso Iuliano. Pochi minuti dopo, però, il malore. Inutile la corsa in ospedale.
Michele Iuliano negli ultimi mesi aveva sofferto non poco, fisicamente e psicologicamente, lo "scandalo" della Deiulemar, compagnia di navigazione che gestisce oltre 60 navi e fattura (almeno fino a qualche mese fa) centinaia di milioni di euro. Nel corso degli anni, quasi 13mila risparmiatori avevano investito oltre 700 milioni di euro in bond nel gigante di Torre del Greco. Tutti soldi, però, finiti nel buco nero della società, messa in ginocchio dalla malsana gestione delle finanze. Secondo gli inquirenti, la Deiulemar emetteva titoli privi della benchè minima regolarità, cartastraccia in poche parole. Così, lo scorso 2 maggio la sezione fallimentare del tribunale di Torre del Greco aveva accolto le istanze di fallimento presentate da sette creditori della compagnia di navigazione.