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“Mia cognata mi ha contagiato coi microchip nel vaccino covid”, il delirio del killer di Fossombrone

Le deliranti dichiarazioni di Andrea Marchionni, il 47enne che nei giorni scorsi ha ucciso la compagna del fratello, Marina Luzi, a Fossombrone, nel Pesarese, con un colpo di pistola in testa.
A cura di Antonio Palma
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“Loro, che si sono vaccinati contro il Covid, hanno contribuito ad aumentare i miei malesseri fisici. Marina Luzi e altre persone hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche", sono solo alcune delle deliranti affermazioni fatte da Andrea Marchionni, il killer di Fossombrone, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip che ieri ne ha convalidato l’arresto, ritenendolo pericoloso dopo l’assassinio a sangue freddo della cognata.

“La massoneria è coinvolta nella vicenda Covid e il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti ad occhio nudo” ha dichiarato l’uomo in uno scritto consegnato al giudice, come riporta l'ordinanza con cui il gip Francesca D'Orazio ha convalidato l'arresto di Marchionni. “Marina appartiene alla massoneria ed è, non lei sola, la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche. Da due anni mi perseguitano, e sono stanco” ha aggiunto il 47enne nelle sue deliranti dichiarazioni andate avanti per tre ore.

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Un delirio che lo avrebbe portato a convincersi di essere perseguitato dalla cognata 39ene Marina Luzi, fino a ucciderla a sangue freddo in quella che appare come una esecuzione in piena regola. L'uomo martedì scorso si è armato, è andato nella casa del fratello e della cognata, nel Pesarese, e ha ucciso la donna con un colpo di pistola i, testa. "Ho puntato alla testa per non farla soffrire" ha detto. Parole che però, secondo il giudice, confermano la sua pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato.

Il gip infatti ricorda che, nonostante i vaneggiamenti, il reo confesso ha agito con “assoluta freddezza nel compiere un gesto così efferato”. Il gip ricorda come l'uomo abbia approfittato del fatto che Marina fosse sola mentre il marito era in giardino a giocare con la figlia piccola prima di armarsi della sua pistola e spararle in fronte. Inoltre sarebbe palese “la sua totale incapacità di controllare pulsioni e istinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna”.

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