“Mi ucciderò a casa, non morirò di tumore”: il piano di Messina Denaro in un pizzino alla sorella
"Non morirò di tumore, appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa e mi troverai tu. Ti dirò quando arriverà il momento". A scrivere è Matteo Messina Denaro che in uno dei pizzini indirizzati alla sorella Rosalia, detta "Rosetta", arrestata anche lei nelle scorse settimane per associazione mafiosa, spiega come ha pianificato la sua morte.
Avrebbe deciso lui come e quando sarebbe successo. Come riporta La Repubblica Palermo, il boss di Castelvetrano progettava la sua fine, spiegando alla più grande delle sue sorelle il piano da mettere in atto in uno dei pizzini che aveva scritto a maggio dell'anno scorso e trovati dopo l'arresto di entrambi.
Gli inquirenti hanno scoperto oltre mille bigliettini scritti a mano da Messina Denaro tra l'appartamento di Campobello di Mazara, dove l'ex super latitante aveva realizzato uno dei suoi nascondigli, e la casa di campagna dove Rosetta andava spesso. E molti altri potrebbero essere nascosti altrove, per questo le ricerche dei Ros dei carabinieri continuano senza sosta.
Il boss di Cosa Nostra non voleva che ad ucciderlo fosse il tumore che sta curando anche in carcere a L'Aquila, dove è detenuto in regime di 41 bis, e che ha aggravato le sue condizioni di salute dal 2020. Sempre nel pizzino in cui ha spiegato le sue volontà, datato 10 maggio 2022, ha scritto: "Ero tutto bagnato dal sudore, Diletta lavava i miei indumenti, li torceva ed uscivano gocce di acqua, era senza parole".
Diletta era la vivandiera, Lorena Lanceri, anche lei oggi in carcere. "Ho capito, anche se già lo sapevo, che ho una forza di volontà stupefacente, invidiabile, non cammino col fisico, cammino con la forza di volontà. Io mi fermerò appena morirò, non prima", ha scritto alla sorella, terminando il messaggio con quella frase, forte: "Non morirò di tumore, appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa".