“Mi hai rovinato la vita”: uomo spara in strada alla compagna a Collegno e si suicida. Morta anche la donna
Tragedia a Collegno, nel Torinese, dove un uomo di 81 anni, Francesco Longhitano, ha sparato per strada alla compagna convivente, Anna Lupo, sua coetanea, e poi si è suicidato con la stessa arma con un colpo alla gola. È successo questa mattina in pieno centro cittadini, nella piazza del Municipio. La donna, raggiunta da due colpi di pistola, dopo essere stata rianimata, è morta in ospedale a Rivoli, dove era stata trasferita d'urgenza, mentre il killer è deceduto sul posto.
Ancora da capire il movente dell'omicidio-suicidio, ma pare che prima di aprire il fuoco l'uomo abbia urlato: "Mi hai rovinato la vita". Per i carabinieri l'omicidio è riconducibile a questioni di carattere familiare. Sul posto ci sono anche gli specialisti della Sis, la sezione investigazioni scientifiche del nucleo operativo provinciale dell'Arma.
Secondo le prime informazioni disponibili, l'80enne soffriva di depressione e la coppia abitava poco distante e, secondo le testimonianze, ha raggiunto la piazza a piedi. L'arma del delitto è un revolver smith&wesson detenuto irregolarmente. Una testimone ha raccontato che l'uomo avrebbe sparato un primo colpo e poi avrebbe urlato alla compagna a terra: "Alzati", prima di esplodere il secondo colpo. "A quel punto si è sparato alla gola ed è caduto a terra, la gente in piazza ha iniziato a scappare da tutte le parti", ha aggiunto.
Come ha raccontato a La Repubblica la titolare del Caffè Centrale, bar sotto casa dell'uomo, "alle 11 lui è sceso, si è seduto a un tavolino nel dehors a fare colazione ha preso un caffè e ne ha offerti alcuni ai suoi amici, poi è arrivata Anna, si sono detti qualcosa e sono andati via. Erano tranquillissimi". Poi, dopo qualche minuto, la tragedia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, che sui social ha scritto: "Questo drammatico evento – si legge – ci ricorda che la violenza, in qualsiasi forma e a qualsiasi età, è inaccettabile. È nostro dovere come comunità non solo condannare tali atti, ma anche lavorare insieme per prevenire simili tragedie in futuro. Dobbiamo essere vigili, ascoltare, e supportare chiunque possa trovarsi in una situazione di vulnerabilità. Chiedo a tutti voi di unirvi a me in un momento di silenzio per onorare la memoria di chi ha perso la vita in circostanze così inique. Insieme, possiamo costruire un futuro in cui l'amore e il rispetto prevalgano sulla violenza. Scusaci Anna".