“Mi diceva: ti ammazzo. Così mi sono lanciata dal balcone”: la verità di Claudia Chessa in tv
"Ero terrorizzata: mi ha morso mani e piedi, ha provato a soffocarmi con un cuscino, mi ha colpita con pugni fino a fratturarmi una costola. Mi ha minacciata di morte, dicendomi che non sarei uscita viva da quella stanza. Ho pensato alla mia famiglia, ero disperata. Lanciarmi giù era l’unica via di fuga". Questo il drammatico racconto di Claudia Chessa a Pomeriggio 5.
La 18enne di Arzachena sarebbe precipitata dal balcone di un albergo a Malta per fuggire dal fidanzato, Alessio Lupo, che l’avrebbe minacciata. La ragazza ne ha parlato nell’intervista rilasciata alle telecamere della trasmissione Mediaset condotta da Myrta Merlino:
Ci stavamo divertendo – racconta – ad un certo punto ha avuto dei problemi con degli sconosciuti e ce ne siamo andati, poi siamo ritornati. Verso la chiusura del locale Alessio era diverso dal solito, va in bagno, lo seguo e vedo che era con uno sconosciuto e faceva uso di droghe. Mi ha deluso perché sono stata io a volere che venisse qui per fargli cambiare aria, era già successo in passato".
Con la voce rotta dall'emozione, ha continuato a raccontare quella notte terribile:
Io vado da lui, lui nega l'evidenza, volevo andassimo via, sono uscita convinta che mi seguisse, sono stata fuori dal locale per un po' di minuti, lui esce e io in lacrime lo prego di andare via da lì. Lui cerca di trattenermi e allora me ne sono tornata in stanza da sola, mi ha raggiunto abbiamo iniziato a litigare, gli ho detto che ero delusa, arrabbiata".
Ad un certo punto dalla violenza verbale si passa a quella concreta:
Mi ha prima morso un dito della mano, poi ha provato a soffocarmi con un cuscino, poi mi ha morso le dita dei piedi e diceva che me le avrebbe staccate. Ero terrorizzata, ha iniziato a prendermi a pugni sul viso e sul petto, ho una costola fratturata per questo, e mi ha promesso che da quella stanza non sarei uscita viva quella notte. Mi ha detto io ti ammazzo non sai chi sono, a quel punto ho pensato a mia mamma alla mia famiglia, di non rivederli più ero disperata, avevo paura, cercavo di tranquillizzarlo. Lanciarmi era l'unica soluzione. Quando sono caduta giù ho supplicato gli atri di chiamare i soccorsi, avevo paura che lui arrivasse da un momento all'altro e finisse quello che aveva iniziato. Lui è arrivato con tutta la calma come se niente fosse e ai ragazzi che mi hanno soccorso ha detto lei era la mia ragazza, che ero pazza e che mi ero lanciata giù".
Chessa, attualmente ancora a La Valletta e con ferite alla schiena a causa della caduta, è stata poi soccorsa dal personale dell'hotel e portata in ospedale. Il suo fidanzato, anch’egli di Arzachena, è invece sotto indagine per lesioni e minacce.
Secondo quanto riferito da fonti giudiziarie, la Procura di Tempio Pausania, che collabora da alcuni giorni con la Squadra Mobile della Questura di Sassari, è in attesa di risposte dalla procura maltese, che potrebbe trovare elementi per incriminare il 27enne di tentato omicidio.
Secondo il suo avvocato. Egidio Caredda, il caso non riguarderebbe comunque quello di un uomo violento quanto piuttosto una relazione segnata dalla gelosia e dalla mancanza di rispetto reciproco. Alessio, ha spiegato il legale, era solito registrare le loro discussioni per proteggersi, e anche quella sera ha filmato la lite fino a quando Claudia si è avvicinata alla vetrata.
Il ragazzo respinge ogni accusa: "Le nostre liti erano cose da ragazzi. Le ho un po' messo le mani addosso – ha ammesso – io sono andato in bagno ed ho solo sentito il botto. Non c'era nessuna motivo di fare quel gesto assurdo. Ultimamente stavamo diventando sempre più burrascosi, filmavo per la mia tutela. Per lei provo sempre e solo amore, non la odierò mai" dice.