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Meticcio si accoppia con la sua cagnetta. Il padrone si vendica bruciandolo

Picchiato, seviziato e dato alle fiamme ancora vivo. Una violenza spregevole perpetrata contro l’animale, deceduto dopo atroci sofferenze, che si era accoppiato con la sua cagnetta a Pozzuoli (Napoli). Un 22 enne è stato denunciato dai carabinieri.
A cura di B. C.
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All’inizio si era pensato ad un combattimento tra cani, data la razza (un meticcio di pitbull) alla quale apparteneva il povero cane dato alle fiamme, domenica scorsa, nel Rione Toiano, alla periferia di Pozzuoli, in provincia di Napoli. La realtà, però, è ancora più atroce. Come infatti scrivono il Corriere del Mezzogiorno e il Mattino sembra infatti che la bestia abbia incontrato una cagnetta e dopo un breve corteggiamento di rito, si sia accoppiato con essa. E fin qui tutto normale. Almeno fin quando arriva un ragazzo, 22 anni, padrone della cagnetta, che contrariato per quel rapporto, decide di uccidere il meticcio dandogli fuoco. Il cane, però, sarebbe stato prima picchiato e seviziato.

I Carabinieri del Radiomobile di Pozzuoli, coordinati dal tenente Galletta, hanno denunciato l'uomo in stato di libertà con l'accusa di maltrattamenti di animali. Spike, questo il nome del meticcio, era di proprietà di una coppia di ottantenni di Arco Felice che avevano regolarmente registrato il loro animale all’anagrafe canina regionale munendolo di microchip. I due anziani avevano, a quanto pare riconosciuto, il povero animale dopo che era stata diffusa la notizia e la foto della bestia massacrata e parzialmente carbonizzata. Spike era stato trovato agonizzante in un'aiuola del rione Toiano da una volontaria di un'associazione animalista. La donna aveva chiesto l'intervento dei veterinari dell’Asl Napoli 2 Nord, ma non c'è stato nulla da fare. Il cane è morto nella notte tra domenica e lunedì.

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