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Meteo, tempo stabile con Scipione. E nel weekend arriva il super caldo di Giuda

Dopo il passaggio di temporali di Summer Storm la pressione torna ad aumentare sulla penisola. Ci aspettano tre giorni di stabilità e clima più caldo.
A cura di S. P.
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Dopo il passaggio di Summer Storm, la tempesta estiva che ha portato sulla penisola temporali anche violenti,  l'atmosfera diventa più stabile grazie all'alta pressione Scipione. I prossimi tre giorni, assicurano gli esperti del sito ilmeteo.it, saranno di stabilità e clima più caldo. Da oggi, mercoledì 7 giugno a venerdì 9 prevarrà l’alta pressione subtropicale su tutto il Paese. Via via farà quindi più caldo e soleggiato. Gli esperti meteo segnalano solo per oggi 7 giugno ultime piogge o locali temporali sul Triveneto, ma in veloce allontanamento. In generale, a partire da oggi, le temperature inizieranno ad aumentare costantemente. Nel weekend arriverà Giuda, un rovente anticiclone africano che farà salire ancora il termometro portando la prima e vera ondata di caldo della stagione. Gli effetti di Giuda si sentiranno dal 10 giugno per almeno cinque giorni, quando si raggiungeranno valori massimi addirittura fino a 38 gradi al Nord. Si prevedono inoltre fino a 37 gradi al Centro, tra i 35 gradi di Firenze e Bologna e i 33 gradi di Roma.

Weekend di caldo afoso con Giuda – Nei dettagli, sabato 10 giugno avremo bel tempo con sole prevalente su tutta la penisola tranne che sul Triveneto, dove resterà qualche nube, e sul Bellunese settentrionale dove nel pomeriggio sarà possibile qualche temporale. Domenica 11 giugno sarà invece una giornata con sole prevalente su tutte le regioni e caldo afoso. Solo dopo il 15 giugno una perturbazione potrà minacciare l’anticiclone Giuda. In particolare, secondo i meteorologi, i settori centro-settentrionali della penisola potrebbero essere spesso più esposti a infiltrazioni di correnti da Ovest e, quindi, con rischio maggiore di temporali, soprattutto di giorno. Il rischio di temporali potrebbe essere minore sulle regioni meridionali, tuttavia anche qui non sarebbero esclusi, soprattutto sull’area appenninica.

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