Meteo, allerta caldo: domani martedì 30 luglio salgono a 13 le città da bollino rosso
Prosegue l'ondata di calore che sta interessando l'Italia e anche nei prossimi giorni farà sentire i suoi effetti. Resta alta l'allerta caldo e sono in aumento le città da bollino rosso segnalate dal bollettino del Ministero della Salute.
Se nella giornata di oggi, lunedì 29 luglio, sono 11 i centri urbani contrassegnati con il massimo livello di rischio per la popolazione (Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Palermo, Perugia e Rieti), domani, martedì 30 luglio, saranno 13 quelle da bollino rosso.
Dove farà più caldo domani, le 13 città da bollino rosso
In particolare, come si legge nel bollettino, domani caldo da bollino rosso previsto in 13 città: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino.
Allerta caldo, bollino arancione e giallo in 12 città oggi 30 luglio: l'elenco
Nella giornata di domani, martedì 30 luglio, saranno invece solo 2 le città contrassegnate da bollino arancione (livello di allerta 2): Catania e Viterbo; 10 invece quelle da bollino giallo (livello 1): Ancona, Campobasso, Civitavecchia, Genova, Messina, Pescara, Reggio Calabria, Trieste, Venezia, Verona.
Bollino verde a Bari e Cagliari. Il Ministero della Salute consiglia a chi abita nelle città da bollino rosso di evitare di esporsi al caldo tra le ore 11 e le 18, utilizzare correttamente il condizionatore, seguire un'alimentazione leggera, bere molti liquidi e indossare indumenti chiari e leggeri.
Le previsioni meteo per domani martedì 30 luglio 2024
Anche nella giornata di domani, martedì 30 luglio, continuerà a dominare incontrastato l'anticiclone africano. La giornata sarà contrassegnata da picchi di temperatura massima vicini ai 40 gradi e condizioni di tempo in prevalenza stabile e soleggiato in tutta Italia.
Si registrerà inoltre clima afoso con notti tropicali su gran parte delle città sia al Centro-Sud che al Nord. Le temperature massime saranno decisamente oltre la norma anche nelle regioni settentrionali, con lo zero termico in montagna a quote insolitamente alte (intorno a 4500 metri).