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Mestre, scende per comprare uno spuntino e il treno riparte con i figli minori a bordo

Il treno si ferma a Mestre, la mamma scende per comprare qualcosa da mangiare ai figli. Ma il convoglio riparte e lei è ancora sul binario. La disavventura di una famiglia di Trieste.
A cura di Susanna Picone
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Il treno si ferma, lei scende per comprare qualcosa al volo e nel frattempo il convoglio riparte con i figli a bordo. È quanto è accaduto qualche giorno fa – la vicenda raccontata dai quotidiani locali risale a lunedì 18 luglio – a Mestre. Protagonisti della disavventura una famiglia di Trieste che da Roma stava tornando a casa. Secondo quanto ricostruito, la donna aveva lasciato i figli sul treno per comprare loro uno spuntino ma il mezzo, che viaggiava con più di mezz’ora di ritardo, nel frattempo è ripartito separando di fatto la famiglia.

La signora, fortunatamente, non si è fatta prendere dal panico e subito ha chiamato il più grande dei suoi tre figli – un ragazzo di 15 anni – spiegandogli la situazione e dandogli consigli su come comportarsi. Poi si è messa in contatto con la polizia ferroviaria che ha subito contattato il personale delle Ferrovie per andare a tranquillizzare i bambini e controllarli durante l’ultima parte del loro viaggio. Intanto la donna ha potuto prendere un altro treno per raggiungere i figli in stazione. Figli che intanto, quando sono arrivati a Trieste, sono stati accolti dagli agenti della Polfer e poi si sono ricongiunti con la madre arrivata con un altro treno. La sera, finalmente, l’intera famiglia ha potuto fare rientro a casa.

Non è sicuramente la prima volta che la cronaca ci restituisce episodi simili, non così rari ma che fortunatamente si risolvono sempre senza particolari problemi. Qualche anno fa, ad esempio, un bambino di appena 5 anni rimase solo su un treno senza i genitori che erano scesi in stazione “dimenticando” di fatto il bambino. Era accaduto a Firenze e anche in qual caso, quando la coppia si rese conto dell’accaduto, grazie alla polizia ferroviaria il capotreno prese in custodia il bambino fino alla successiva stazione, dove il piccolo poi ha riabbracciato i genitori arrivati con un altro mezzo.

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