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Mestre, lite nel condominio: 33enne pestato e ucciso in ascensore. Cabina si blocca, 2 arresti

I due cugini arrestati hanno raccontato agli inquirenti che tre banditi avrebbero tentato di rubare nel loro appartamento, innescando poi una lotta furibonda nell’ascensore (rimasto bloccato per gli scossoni). La vittima è, Lorenzo Nardelli, 33 anni veneziano: è stato trovato morto con la testa fracassata.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Non un tentato furto come ipotizzato in un primo tempo, ma più probabilmente un omicidio scaturito forse dopo una lite tra persone che si conoscevano. Questa la pista privilegiata dagli inquirenti che indagano su quanto avvenuto la notte scorsa a Mestre, dove un un 32enne del veneziano, Lorenzo Nardelli, è stato trovato cadavere all'interno dell'ascensore di un palazzo, in via Rampa Cavalcavia.

Due persone sono state fermate con l'accusa di omicidio volontario. Si tratta di due cugini, Radu Rasu, 32 anni, e Marin Rasu, 35 anni, di origine moldava, di 32 e 35 anni. Erano all'interno dell'ascensore col corpo della vittima. . Con la polizia infatti sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco, perché la cabina probabilmente per gli scossoni, era rimasta bloccata all'altezza del terzo piano.

La versione fornita dai cugini – ora in carcere – non ha convinto gli inquirenti. I due hanno raccontato che tre uomini sarebbero entrati nella loro abitazione "per rubare": trovandosi con i malviventi faccia a faccia, i Rasu avrebbero reagito violentemente. Uno dei ladri sarebbe stato inseguito dentro l'ascensore e pestato a sangue, a mani nude. Così violentemente da bloccare la cabina con tutti e tre i protagonisti del fatto di sangue al suo interno.

Ma vi sono diversi elementi da accertare , e al momento questa tesi non trova conferme negli ambienti investigativi. Lorenzo Nardelli presentava un'ampia ferita alla testa, probabile causa della morte. Nel vano della cabina ascensore non c'era però alcun corpo contundente.

Alcuni vicini di casa dei due cugini hanno riferito agli inquirenti che da qualche giorno nell'abitazione si sentivano forti rumori, musica ad alto volume fino a tarda sera, tant'è che qualcuno aveva chiamato le forze dell'ordine per dei controlli.

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