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Messo su un pattino e spinto in mare aperto: 46enne salvato dalla Capitaneria di porto

Tanto spavento per un 46enne senza fissa dimora, vittima di uno “scherzo” da parte di un gruppo di giovani.
A cura di Redazione
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È una brutta disavventura quella raccontata agli uomini della Capitaneria di porto di Lido di Camaiore da un 46enne senza fissa dimora, nativo di Camaiore, in provincia di Lucca. L’uomo, nella serata di ieri, sarebbe stato costretto a salire su un pattino di salvataggio e poi spinto in mare aperto: il vento e la marea lo avrebbero trascinato al largo, senza dargli modo di tornare a riva.

A trarlo in salvo sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto, allertati dalla segnalazione del gestore dello stabilimento balneare, che aveva notato la sparizione del pattino di salvataggio e si era subito insospettito. Così, era stata allertata una motovedetta, che dopo qualche minuto era giunta sul posto e aveva notato l'imbarcazione di salvataggio ormai alla deriva.

Gli autori della bravata sarebbero giovani in vacanza, e in queste ore gli inquirenti stanno lavorando per identificarli. Del resto, solo per un caso, la bravata non si è trasformata in tragedia: a quanto appurato dai soccorritori, l’uomo era piuttosto alticcio e non sarebbe stato in grado di tornare a riva da solo. Ora è ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.

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