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Messina, Ylenia sta meglio e dall’ospedale continua a difendere l’ex: “Non è stato lui”

“Non è stato lui, hanno arrestato un innocente”, continua a ripetere dal suo letto d’ospedale Ylenia Grazia Bonavera, difendendo il fidanzato accusato di averle dato fuoco e che si è costituito alla polizia di Stato.
A cura di Susanna Picone
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Dal suo letto d'ospedale del Policlinico di Messina Ylenia Grazia Bonavera, la giovane di ventidue anni data alle fiamme verosimilmente dal suo ex, un ragazzo poco più grande che nel frattempo è stato arrestato, continua a proclamare l’innocenza dell’uomo. Continua a dire che non è stato lui ad aggredirla e, ai microfoni di Rainews, ha anche fornito una sorta di “identikit” del presunto aggressore. “Ero andata a ballare coi miei amici ed ero un po’ ubriaca, sono andata ad aprire alla porta ma non era il mio ragazzo, lui mi ama come io amo lui, non si può incolpare una persona senza prove”, così la giovane che ha poi aggiunto che l’aggressore era qualcuno di molto più alto di lei e si vedevano i suoi capelli (mentre l’arrestato sarebbe più basso di Ylenia e senza capelli). “Io so solo che è innocente – ha ribadito la ragazza – sono sicura che non è stato il mio Alessio”.

Ylenia è stabile, prognosi di 30 giorni – “Abbiamo medicato la paziente che è stabile e stanca. Sta bene. Le ustioni si sono stabilizzate, lei è ben orientata e abbiamo sciolto la prognosi che è di 30 giorni”, queste intanto le condizioni della ragazza. Le ha comunicate Francesco Stagno D'Alcontres, primario del reparto di Chirurgia plastica del Policlinico messinese dove è ricoverata Ylenia. “Da quando è arrivata qui – ha detto D'Alcontrees – non ha mai accusato il fidanzato anzi quando ha saputo che era stato fermato ha chiesto di essere sentita dall'autorità giudiziaria per discolparlo. Lei dice che non è stato lui”. Secondo la polizia, la vittima ha lottato per salvarsi e sarebbe riuscita a scampare a peggiori conseguenze, liberandosi dei vestiti in fiamme e chiedendo soccorso.

L'aggressione subita dalla 22enne a Messina – Tutto è accaduto in pochi istanti, nell'ingresso di un appartamento nel quartiere Bordonaro. Ylenia ha sentito bussare alla sua porta di mattina presto e si è trovata di fronte la persona che le ha lanciato contro della benzina e le ha dato fuoco con un accendino. A incastrare l'ex fidanzato sarebbero stati diversi elementi di prova che la procura ha allegato alla richiesta di convalida inviata al Gip. Per lui l'accusa è di tentativo di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà. Dopo l'aggressione è stato lo stesso giovane a presentarsi in Questura accompagnato dal suo avvocato, preferendo avvalersi della facoltà di non rispondere. Sarà interrogato mercoledì 11 gennaio.

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