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Messina, prof condannato per pedopornografia, 7mila sms ad alunna: “Dimmi le tue fantasie sessuali”

Un docente di musica di 59 anni di Sinagra, in provincia di Messina, è stato condannato a 4 anni di carcere per pedopornografia: ha inviato migliaia di sms a una sua studentessa di 13 anni.
A cura di Davide Falcioni
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Al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato il Gup del Tribunale di Messina Maria Militello ha condannato a 4 anni di carcere un docente di musica di 59 anni di Sinagra, in provincia di Messina, arrestato l’8 settembre scorso dagli agenti della Squadra investigativa del commissariato di polizia di Capo d’Orlando, con le accuse di pedopornografia minorile e adescamento di minore.

L'insegnante ha beneficiato della riduzione di un terzo della pena. La vittima è una ragazzina di 13 anni, sua alunna, alla quale il docente ha indirizzato oltre settemila messaggi, molti dei quali con contenuti sessualmente espliciti; i genitori  si sono costituiti parte civile.

Gli investigatori hanno analizzato migliaia di conversazioni su Whatsapp che hanno portato alla luce importanti elementi probatori a capo dell’accusa, sostenuta dalla Procura di Messina. Come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip del Tribunale di Messina Ornella Pastore, sono stati circa settemila i messaggi scambiati tra il docente e la studentessa, tutti compresi nell’ultima estate, dall’inizio di luglio e fino a quando, la mattina dell’8 agosto scorso, la ragazzina, accompagnata dal padre, si è recata negli uffici del Commissariato di polizia di Capo d’Orlando per sporgere denuncia.

Era stato il papà, pochi giorni prima, a scoprire la fitta corrispondenza. Tra i messaggi esplicite erano state le richieste del docente di poter ricevere dalla sua alunna foto particolari o nude. Il 25 luglio, per esempio, alle 16,22, l'uomo chiedeva alla ragazza: "Quali sono le tue fantasie sessuali, i tuoi sogni erotici, quello che faresti con un uomo?".

Solo in una occasione, il 26 luglio, c’è stato l’invio di una foto, uno scatto che però aveva infastidito il professore: "Non si vede niente, solo un occhio e le labbra" e, nel successivo messaggio, apparendo la ragazzina vestita, "Va benissimo, sei cambiata, sei bona".

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