Messina, madre e figlia impiccate in casa. La lettera di addio: “Porto via con me Alessandra”
Trovate impiccate nella loro casa di campagna a Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. Mariolina Nigrelli, di 40 anni e sua figlia Alessandra si erano allontanate insieme, come era già successo più volte. A trovare i corpi il marito della donna e padre della ragazzina, che ha chiamato i carabinieri. Si tratterebbe, secondo quanto ipotizzato dagli agenti, di un omicidio suicidio.
Le due si sarebbero allontanate nel primo pomeriggio, ma non hanno risposto al telefono per tutto il pomeriggio. Insospettito, il marito della 40enne ha raggiunto con la propria auto la casa di campagna in contrada Letto Santo. Arrivato qui è riuscito ad entrare in casa, scoprendo i corpi delle due donne. Mariolina Nigrelli ha lasciato sul tavolo dell'abitazione luogo della tragedia una lunga lettera d'addio in cui spiega il suo gesto. "Porto via con me Alessandra" scriveva parlando delle sue difficoltà. La quattordicenne frequentava la terza media a Santo Stefano di Camastra. Il marito di Mariolina ha raccontato agli inquirenti i rapporti tesi con la moglie, peggiorati soprattutto negli ultimi tempi.
Il post Facebook e le preoccupazioni per la figlia
Guardando i profili social della donna, risulta evidente secondo gli inquirenti che Mariolina fosse preoccupata in qualche modo per sua figlia. "Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. – scriveva sul suo profilo Facebook pochi giorni prima della tragedia -. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui. Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura.Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria". Al post aveva aggiunto una frase in dialetto: "Si dice infatti accompagnati a quelli migliori di te. Mi fate schifo". Secondo quanto raccontato dai familiari della 40enne, Mariolina era molto apprensiva nei confronti della figlia. "Negli ultimi mesi era molto preoccupata per Alessandra – hanno spiegato agli inquirenti durante l'interrogatorio -. Aveva anche litigato con le mamme di diverse compagne di scuola della quattordicenne". La ragazzina aveva problemi a relazionarsi con i suoi coetanei e Mariolina viveva con grande preoccupazione queste sue difficoltà, tanto da intervenire più di una volta nel suo contesto classe. Nel frattempo sarà disposta nella giornata di oggi 30 maggio l'autopsia sui corpi delle due vittime.