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Messina, funerale in strada per fratello dell’ex boss mafioso: corteo viola divieti Coronavirus

A Messina è stato celebrato il funerale, con tanto di corteo funebre, di Rosario Sparacio, fratello dell’ex boss mafioso Luigi Sparacio, pentito nel 1994. Familiari e amici hanno seguito il corteo violando i divieti previsti per l’emergenza Coronavirus in corso, come dimostra anche una foto pubblicata sui giornali locali.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto: MessinaOra.it
Foto: MessinaOra.it
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Un funerale in piena emergenza Coronavirus. Con tanto di corteo di familiari e amici per le vie della città. È successo a Messina, dove sono stati celebrati i funerali di Rosario Sparacio, condannato per varie estorsioni e fratello maggiore di Luigi Sparacio, considerato un importante boss di Cosa Nostra negli anni Novanta. Poi l'uomo è diventato collaboratore di giustizia. Il carro funebre ha seguito quello che era conosciuto come Ziu Sarino e che venerdì ha percorso una delle vie più conosciute della città. L’assembramento è stato notato e immortalato con una foto scattata da MessinaOra.it.

Il funerale del fratello del boss pentito è diventato un caso, facendo scoppiare la polemica, riportata dai giornali locali. Con la conseguente rabbia dei familiari che attaccano i giornalisti per aver riportato la notizia: “Dovete lasciarci in pace nel nostro dolore, non abbiamo tolto niente a nessuno”. Sul corteo funebre sta indagando la polizia, che ha aperto un’indagine per accertare l’identità dei presenti, che hanno dato vita a quello che è a tutti gli effetti un assembramento non consentito dalla legge a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

La vittima è deceduta a 70 anni ed era il fratello di Luigi Sparacio: era stato un boss nel messinese fino al 1994, quando ha deciso di costituirsi e collaborare con la giustizia. Luigi ha sempre sostenuto che il fratello non fosse in alcun modo affiliato. Anche se era stato condannato per alcune estorsioni. L’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, attacca l’attuale primo cittadino, Cateno De Luca: “Non una parola su questa vicenda gravissima, non un provvedimento, non un controllo, non un annuncio, niente di niente”. Sul caso interviene anche il deputato messinese del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva: “Ho avuto conferma di quanto riportato dalla stampa: giorni fa a Messina si è svolto il corteo funebre del fratello di un pentito di mafia. È gravissimo. Chi si fa garante dei messinesi sullo Stretto lo faccia anche sul territorio comunale. Si faccia chiarezza, senza distinzioni”.

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