Matteo Messina Denaro

Messina Denaro ricoverato, l’avvocato a Fanpage.it: “Sta male, vuole essere curato come una persona normale”

A Fanpage.it l’avvocato di Matteo Messina Denaro, Alessandro Cerella, ha spiegato come sta il boss di Cosa Nostra: “Sta malissimo. Non mi ha chiesto di uscire dal carcere, ma di essere curato come una qualunque persona normale”.
Intervista a Alessandro Cerella
Avvocato di Matteo Messina Denaro
A cura di Giorgia Venturini
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Peggiorano le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra in carcere al 41 bis dallo scorso 16 gennaio. Da una decina di giorni il tumore al colon al quarto stadio si sta sempre più aggravando. Secondo alcune fonti di Fanpage.it, la situazione è più grave del mese scorso, ma non di pochi giorni fa. La sua malattia resta però non prevedibile: potrebbe riprendersi oppure peggiorare in poche ore.

Oggi però martedì 8 agosto è stato reso noto che i suoi avvocati, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, sono pronti a presentare istanza di ricovero urgente in ospedale. A spiegare a Fanpage.it quello che sta accadendo è il legale Cerella.

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Avvocato, come sta Matteo Messina Denaro?

Sta male, sta malissimo. Ha un tumore al colon al quarto stadio quindi le sue condizioni di salute lo rendono completamente incompatibile con qualsiasi detenzione all'interno di un carcere. Lui, alla luce dell'aggravarsi della sua malattia, deve immediatamente uscire ed essere ricoverato in una struttura sanitaria.

Vi siete incontrati di recente? A lei cosa dice?

Ci siamo visti l'ultima volta il 3 agosto e mi ha illustrato tutte le patologie aggravate che ha. Le sue condizioni vanno sempre peggiorando mai migliorando.

Come le è sembrato? 

L'ho visto male. Non mangia molto, beve succhi di frutta e integratori. Abbiamo avuto diversi colloqui di tre ore, ma quello che ci siamo detti è tutto coperto da segreto professionale.

Non ha avuto l'occasione di parlare con qualche medico lei che è il suo avvocato? Non si sono espressi?

Con me no. Forse con la mia collega Lorenza Guttadaura (avvocato e nipote di Matteo Messina Denaro)

Le ha chiesto di voler uscire dal carcere?

Non mi ha chiesto di uscire dal carcere e di voler la libertà perché mi sembra impossibile. Però mi ha chiesto di essere curato come una qualunque persona normale. Perché quello è, agli occhi della legge è un detenuto con dei diritti che gli devono essere garantiti. Qui i diritti sono violati: un uomo con un tumore al quarto stadio non può stare in una camera al 41 bis. Deve avere l'oss, l'infermiere e il medico a sua disposizione: così si cura un malato.

Le sue condizioni sono peggiorate da quando? 

Da una decina di giorni a questa parte.

A gennaio, al momento dell'arresto, le sue condizioni erano già compromesse?

Erano già compromesse, ma via via andranno a peggiorare e se non si interviene prima arriveremo a una situazione irreversibile.

Matteo Messina Denaro ha sempre accettato le cure, non si è mai sottratto alla chemioterapia?

Non si è mai sottratto. Sono noti i numerosi ricoveri all'ospedale a L'Aquila.

In questi mesi ha mai chiesto di poter incontrare persone? 

A me non ha mai fatto alcune richiesta di questo tipo. Così come nessun altra. Parliamo solo di strategie difensive.

E quali sono le vostre strategie?

Lo si vedrà nei prossimi giorni con le istanze che presenteremo

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