Matteo Messina Denaro

“Messina Denaro mi è indifferente, non ha rivelato nulla”: parla lo zio della bimba uccisa dal boss

“Provo l’assoluta indifferenza per Matteo Messina Denaro. Non ha parlato, non ha detto nulla. Neanche l’odio voglio spendere per una persona simile”, parla a Fanpage.it Luigi Dainelli, lo zio della piccola Nadia Nencioni, uccisa con la sua famiglia nella strage di Firenze e di cui il boss di Cosa Nostra è condannato all’ergastolo.
A cura di Giorgia Venturini
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A sinistra la piccola Nadia Nencioni, a destra Matteo Messina Denaro
A sinistra la piccola Nadia Nencioni, a destra Matteo Messina Denaro
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Continuano ad aggravarsi le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra finito in manette lo scorso 16 gennaio dopo trent'anni di latitanza. Resta in ospedale a L'Aquila dove da settimane è ricoverato per un tumore al colon al quarto stadio: non è previsto un suo ritorno nel carcere di massima sicurezza dove era stato rinchiuso al 41 bis dal giorno dell'arresto e dove è rimasto fino all'8 agosto. Così come aveva richiesto il suo avvocato.

Il boss di Castelvetrano tra le prime cose che ha detto ai procuratori e ai Ros di Palermo, appena aveva messo piede in caserma a gennaio, è stata: "Non collaborerò mai". E così è stato: nei suoi due interrogatori con il pubblico ministero Paolo Guido e il procuratore Maurizio De Lucia Matteo Messina Denaro ha risposto ad alcune domande ma non ha mai collaborato né tanto meno si è pentito sulle stragi di cui è condannato all'ergastolo.

Come quella di via dei Georgofili a Firenze del 27 maggio 1993 dove persero la vita anche la piccola Nadia Nencioni, la sua sorellina neonata e i loro genitori. Lo zio delle piccole Luigi Dainelli a Fanpage.it ha spiegato di provare l'assoluta indifferenza per Matteo Messina Denaro. Perché? "Non ha parlato, non ha detto nulla. Neanche l'odio voglio spendere per una persona simile".

Le parole dello zio di Nadia Nencioni

Un'indifferenza che Dainelli ha detto di aver provato anche il giorno in cui è stato arrestato Matteo Messina Denaro: "La vittoria dello Stato come hanno sbandierato certi politici non la vedo così tanto: la vedevo se lui avesse parlato e se avesse raccontato la verità sulle stragi. Ma siccome lui non ha parlato, muoia pure. Non mi fa nessun effetto, come non mi ha fatto nessun effetto quando lo hanno preso". Ma c'è di più: "Mi sembra che ci stia pure prendendo in giro dicendo che non è un mafioso", come ha detto ai procuratori il boss durante l'interrogatorio.

"Matteo Messina Denaro doveva fare i nomi su altre persone coinvolte nelle stragi"

Infine lo zio delle piccole vittime di mafia aggiunge: "Io non provo nessun sentimento, io neanche l'odio voglio spendere per una persona del genere. Mi è totalmente indifferente la figura di Matteo Messina Denaro. L'odio è un sentimento e non vale la pena provare per una persona che ha sulla coscienza tutte queste vittime. Doveva fare nomi: via dei Georgofili non è stata solo una strage di mafia".

Durante l'interrogatorio con i magistrati Matteo Messina Denaro non ha fatto nessun nome di possibili altre persone coinvolte nelle stragi né su altri fatti "perché se no voi andate ad arrestarli". Ma per i parenti delle vittime delle stragi le condanne già emesse non bastano: manca la totale verità su quella tragedie. E se veramente mancassero altri nomi, chi li potrebbe svelare ora?

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