Messina Denaro, la sorella Rosalia chiede la scarcerazione ai giudici del Riesame
È stata fissata per venerdì 17 marzo l'udienza davanti ai giudici del Riesame in cui si dovrà discutere l'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Rosalia Messina Denaro, la sorella del capomafia trapanese arrestato il 16 gennaio. La donna, fermata poche settimane fa in seguito a una lunga indagine che punta a scardinare la rete di fiancheggiatori del boss di Cosa Nostra, è accusata di associazione mafiosa.
Secondo la Procura di Palermo, la donna sarebbe stata il punto di riferimento economico del fratello, gestendo per lui le finanze di Cosa Nostra, i rapporti con gli affiliati e garantendogli i fondi per continuare la sua latitanza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Rosalia conservava decine di pizzini con una sorta di contabilità per conto di Matteo Messina Denaro. Tra questi, vi erano alcuni biglietti con indicazioni per effettuare alcuni trasferimenti di denaro e altri che raccontavano la storia clinica del boss di Cosa Nostra che si stava sottoponendo a cure oncologiche.
Proprio un appunto sulle condizioni cliniche del fratello hanno permesso alle forze dell'ordine di arrestare il boss latitante effettuando una serie di ricerche negli ospedali e nelle strutture private siciliane. Rosalia Messina Denaro, ritenuta braccio destro del capo di Cosa Nostra, è stata arrestata poche settimane dopo.
Davanti al gip, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha scelto di essere assistita dall'avvocato Daniele Bernardone. Non ha quindi nominato come legale la figlia, Lorenza Guttadauro, che nei giorni scorsi ha rinunciato anche alla difesa dello zio Matteo Messina Denaro.
Al suo posto è stato nominato d'ufficio l'avvocato Calogero Montante che però ha manifestato l'intenzione di rifiutare l'incarico. Il legale ha ricevuto poco dopo alcune minacce tramite una telefonata anonima arrivata nel suo ufficio di Canicattì.