video suggerito
video suggerito
Matteo Messina Denaro

Messina Denaro, durante la latitanza viaggi all’estero per stupefacenti e scommesse clandestine

Durante la latitanza di 30 anni, Messina Denaro si sarebbe spostato più volte all’estero per gestire il traffico di stupefacenti e quello delle scommesse clandestine. Un business che avrebbe fruttato al boss circa 150 milioni l’anno.
A cura di Gabriella Mazzeo
101 CONDIVISIONI
Messina Denaro portato via dopo l'arresto
Messina Denaro portato via dopo l'arresto
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Ha trascorso gli ultimi anni prima dell'arresto a Campobello di Mazara sotto il nome di Andrea Bonafede, sostenendo una vita praticamente normale nonostante la latitanza di 30 anni. Matteo Messina Denaro è stato arrestato quasi un mese fa nei pressi della clinica La Maddalena di Palermo, lì dove si sottoponeva quasi quotidianamente alle terapie oncologiche.

Prima di fermarsi a pochi chilometri dalla sua Castelvetrano dove ha vissuto il boss di Cosa Nostra? A questo interrogativo stanno cercando di rispondere i magistrati che stanno intrecciando le vecchie e le nuove informazioni sul capomafia ora al 41 bis.scommesse clandestine

Le piste dei magistrati porterebbero in tanti luoghi diversi: Spagna, Tunisia, Albania, Montenegro e Calabria. Viaggi relativamente brevi che avevano come denominatore il business della droga e quello delle scommesse clandestine. Sulle indiscrezioni investigative, però, le autorità vogliono mantenere il massimo riserbo. Si tratta di un business che avrebbe permesso a Messina Denaro di mantenere un tenore di vita altissimo (circa 150 milioni l'anno).

Immagine

Il capomafia si sarebbe fatto visitare in un centro di oftalmogia di Barcellona nel 1994, ma poi si sarebbe spostato recentemente tra Tunisia e Albania. Più inchieste però accertano la pista del mercato degli stupefacenti e del contrabbando. Seguire l'itinerario dei viaggi per "affari" del boss sarebbe utile agli inquirenti per mettersi sulle tracce del "tesoro" del boss, finora non ancora trovato.

A riportare il capo di Cosa Nostra in Sicilia, la diagnosi del cancro che lo ha "costretto" nel trapanese, a Campobello, dove poteva contare su una rete sicura di favoreggiatori. Qui ha portato avanti una vita praticamente normale, fra cene, uscite e amanti, forse convinto che nessuno potesse sospettare che il boss più ricercato d'Italia vivesse indisturbato a pochi chilometri dal suo paesino di origine.

101 CONDIVISIONI
389 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views