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Matteo Messina Denaro

Messina Denaro dal carcere: “Ho letto centinaia di libri, vi prego di ricevere le migliori terapie”

“Non ho ricevuto una educazione culturale ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con farmaci e terapie migliori”, è quanto avrebbe detto Matteo Messina Denaro ai medici del carcere in cui è detenuto. Presto la seconda seduta di chemioterapia.
A cura di Susanna Picone
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Arresto Messina Denaro
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"Non ho ricevuto una educazione culturale ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con farmaci e terapie migliori”.

A parlare così, ripetendo più volte il suo pensiero e usando a quanto viene riferito toni cordiali, è Matteo Messina Denaro, rinchiuso dalla sera dell’arresto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila.

Le condizioni di salute di Messina Denaro

Il boss di Castelvetrano al 41 bis avrebbe parlato così a medici e personale penitenziario: a loro avrebbe “confessato” le sue preoccupazioni sulla sua salute e sulle cure per il tumore al colon.

I medici che lo hanno in cura – si tratta dell’equipe guidata dal professor Luciano Mutti, primario oncologo dell'ospedale aquilano – lo avrebbero rassicurato che si stanno seguendo procedure all'avanguardia come da protocolli internazionali.

Presto la seconda seduta di chemio

Messina Denaro, che è stato catturato a Palermo proprio mentre si trovava nella clinica La Maddalena per le cure, da quando è in carcere all’Aquila si è già sottoposto nei giorni scorsi, nell’ambulatorio ad hoc allestito accanto alla sua cella, a una seduta di chemioterapia e nelle prossime settimane dovrebbe farne una seconda.

Al momento il boss è in buone condizioni: dopo la prima chemio avrebbe avuto solo qualche problema gastrointestinale e i medici che lo seguono prevedono appunto di fare la seconda seduta entro le prossime settimane.

E in merito alle condizioni di salute del boss, solo qualche giorno fa Alessia Randazzo, responsabile area legale affari generali della clinica La Maddalena di Palermo, ha lanciato una sorta di appello a quel paziente che si faceva curare col nome di Andrea Bonafede: un appello a parlare perché al mafioso non resterebbe poi così tanto da vivere a causa della sua malattia.

La pistola trovata nel covo del boss
La pistola trovata nel covo del boss

Intanto le indagini dopo l’arresto dell’ex superlatitante vanno avanti. Notizia di oggi è che nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, ultimo rifugio di Messina Denaro, i carabinieri hanno trovato una pistola revolver "Smith & Wesson" calibro 38 special, completa di 5 cartucce. L'arma, con matricola cancellata, è stata trovata durante una perquisizione. Nel covo sono state trovate anche 20 cartucce dello stesso calibro.

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