Messina Denaro, arrestata Laura Bonafede, la maestra che incontrava il boss: “Favorito il latitante”
Arrestata Laura Bonafede, la maestra indagata nell’ambito dell’inchiesta sui fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro. La 55enne è stata arrestata nelle scorse ore dai carabinieri del Ros, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, con la pesante accusa di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. Per gli inquirenti, con la sua condotta, la donna avrebbe favorito la latitanza del leader di Cosa Nostra.
Figlia del boss Leonardo Bonafede e cugina del geometra Andrea Bonafede, che ha prestato l’identità al boss, ma anche di Emanuele, l’uomo arrestato insieme alla moglie Lorena Lanceri proprio per favoreggiamento di Messina Denaro, la maestra Laura Bonafede era stata individuata come amica intima del boss già da tempo. Il suo nome è emerso proprio grazie ai pizzini dove, a dispetto dei nomi in codice e delle sigle usate, si lamentava della quotidiana presenza di Messina Denaro a casa di Lanceri, che con l'ex superlatitante aveva una relazione.
Su di lei da tempo si erano concentrate le attenzioni degli inquirenti che da mesi stanno cercando di ricostruire contatti e vita del boss durante la latitanza per stabilire gregari e fiancheggiatori, dopo l’arresto di Messina Denaro il 16 gennaio. Nei giorni scorsi i carabinieri del Ros avevano anche perquisito l’abitazione della donna in cerca di prove. Questa mattina infine l’arresto di Laura Bonafede che è stata trasferita in carcere su disposizione della magistratura.
A lei si riferiscono a esempio alcuni pizzini ritrovati dai carabinieri del Ros nel covo del padrino ma la donna era stata addirittura immortalata dalle immagini delle videocamere di sorveglianza di un supermercato di Campobello di Mazara mentre chiacchierava con il capomafia due giorni prima del suo arresto nella clinica di Palermo dove si stava curando per un tumore. L'incontro è documentato in una missiva scritta dallo stesso boss in cui emergerebbe che i due avevano fatto finta di incrociarsi per caso tra i corridoi del supermercato.
Il rapporto tra Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro
Per gli inquirenti, il loro rapporto risalirebbe addirittura al 1997 e sarebbe continua fino all’ultimo come dimostrano i messaggi in codice ritrovati nel covo del boss e che per i pm sono sicuramente riferiti a Laura Bonafede. Secondo la ricostruzione del procuratore Maurizio de Lucia, dell’aggiunto Paolo Guido e del sostituto Gianluca De Leo, la donna avrebbe addirittura provveduto alle necessità quotidiane del latitante, ad esempio facendogli la spesa nel periodo Covid, e con lui comunicava assiduamente con un codice cifrato.
"Laura Bonafede, dopo avere conosciuto Matteo Messina Denaro nel 1997, ha addirittura instaurato con lo stesso uno stabile rapporto quasi familiare coinvolgente anche la figlia Martina Gentile, durato dal 2007 sino al dicembre 2017 quando venne necessariamente interrotto a seguito di un importante ennesima operazione di polizia, per poi riprendere, appena ‘calmatesi le acque' negli ultimi anni sino all'arresto del latitante il 16 gennaio 2023″ scrive il gip Alfredo Montalto nell'ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per Laura Bonafede. Per gli inquirenti, Laura Bonafede era legata a Matteo Messina Denaro "da un pluridecennale rapporto ed aveva, in molteplici occasioni, condiviso con lui spazi di intimità familiare, a volte in compagnia della figlia tanto che i tre si definivano ‘una famiglia'". I due, secondo quanto scritto dalla stessa Bonafede in una lettera trovata dai carabinieri del Ros, si sono conosciuti nel 1997, quando Matteo Messina Denaro era già latitante insieme al padre Francesco. Entrambi erano protetti da Leonardo Bonafede, il padre di Laura.
Dopo la notizia delle indagini a suo carico per i rapporti con il boss durante la latitanza, nelle scorse settimane Laura Bonafede era stata anche sospesa dalla scuola di Castelvetrano dove insegna. Un provvedimento disciplinare “al fine di tutelare l’immagine della scuola e di garantire il sereno svolgimento dell’attività scolastica", aveva spiegato il dirigente scolastico e appoggiato dall'assessore all'istruzione della Regione Sicilia.
Indagata per favoreggiamento la figlia di Laura Bonafede
Nell'ambito della stessa indagine risulta indagata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena anche Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede arrestata oggi dai carabinieri perché ritenuta una delle principali fiancheggiatrici di Matteo Messina Denaro. La Procura aveva chiesto per la ragazza gli arresti domiciliari, ma il gip ha rigettato l'istanza per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza pur stigmatizzando i comportamenti della giovane, legata al capomafia da un forte rapporto di affetto. Il boss, Martina e la madre avrebbero condiviso anche periodi di convivenza durante la latitanza di Messina Denaro.