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L'omicidio Meredith Kercher

Meredith Kercher, Rudy Guede parla dell’omicidio di 15 anni fa: “Chi non mi crede legga gli atti”

Rudy Guede è tornato sul caso di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. “Chi non crede a me, legga gli atti dei processi”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Non era mia intenzione riaprire ferite mai chiuse e rinnovare il dolore dei protagonisti di questa storia, primi tra tutti i familiari di Meredith Kercher". Lo ha detto Rudy Guede, condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio della studentessa inglese residente a Perugia avvenuto nel 2007. Guede, che ha scontato la sua pena e oggi lavora e vive a Viterbo, ha deciso di tornare sulla vicenda con una lettera aperta diffusa tramite l'Ansa.

"Invito tutti a non credere alle mie parole, ma leggere gli atti prima di parlare. Li metto a disposizione di chiunque fosse interessato – ha spiegato -. In questi giorni è ripartita l'attenzione mediatica sulla tragedia e me ne assumo la responsabilità: ho accettato di essere intervistato credendo che si volesse parlare del libro recentemente pubblicato. Ho risposto a domande che riproponevano i fatti di 15 anni fa e sono rimasto perplesso nel leggere dichiarazioni che non rispondono alla realtà".

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Guede ha spiegato di aver appreso dalla stampa "di essere privo di permesso di soggiorno". "Leggo che dovrei essere espulso e che il questore di Viterbo sta commettendo un reato nel non emettere il decreto: io sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno senza il quale, tra l'altro, non potrei lavorare".

"Apprendo ancora che sarei stato condannato per omicidio volontario e non in concorso con altri. Le sentenze di primo e secondo grado però affermano tale circostanza e la Cassazione le conferma. L'assunto è stato ripreso anche dai giudici che hanno respinto la mia istanza di revisione. Su questo non c'è stata contestazione neppure da parte loro. la stessa formula è stata confermata anche dal magistrato dell'Ufficio di sorveglianza nelle relazioni che riguardano la mia condotta durante la detenzione".

Recentemente, la sorella della studentessa uccisa nel 2007 ha parlato del caso in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Stephanie Kercher ha sollevato dei dubbi sulle sentenze. "Non capisco perché asseriscano che Guede è colpevole di omicidio in concorso con altri se poi non indagano per trovare gli "altri". Mi sento davvero delusa dalla giustizia italiana".

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