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L'omicidio Meredith Kercher

Meredith, giallo sulla semilibertà di Guede. Lui scrive: “Su di me troppe falsità”

Secondo la stampa britannica, l’ivoriano condannato a 16 anni per l’omicidio di Meredith Kercher avrebbe ottenuto un regime di semilibertà che gli permette di lasciare il carcere di Viterbo. Circostanza smentita dal suo avvocato.
A cura di Susanna Picone
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È giallo sulla presunta semilibertà di Rudy Guede, l’unico dei condannati per l’omicidio di Meredith Kercher che sta scontando la sua pena in carcere. L’ivoriano è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il delitto di Perugia, per lo stesso omicidio la Corte d’Assise d’Appello di Firenze ha recentemente condannato anche Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Secondo quanto è apparso sul tabloid britannico Daily Mirror, Guede avrebbe ottenuto dei permessi per uscire dal carcere di Viterbo. Secondo il quotidiano, l’ivoriano esce regolarmente per studiare storia. La notizia, come era prevedibile, ha immediatamente suscitato scandalo e indignazione in Gran Bretagna, che è il Paese della vittima del delitto di Perugia.

L’avvocato Walter Biscotti ha però smentito le indiscrezioni del tabloid inglese: “Rudy Guede non ha mai lasciato il carcere. Di più, non ha mai chiesto permessi”, ha sottolineato all’Ansa. Permessi che potrebbe probabilmente chiedere da marzo e non più da maggio: i suoi difensori stanno infatti ricalcolando i tempi in base alle norme previste dal decreto svuota carceri. La concessione dei permessi non sarà automatica, sulla richiesta dovrà infatti pronunciarsi il magistrato di sorveglianza ma “visto il comportamento esemplare tenuto da Rudy – ha sostenuto l'avvocato Gentile – non riteniamo ci siano i presupposti per il rigetto di un'eventuale domanda”.

“Manipolazione e alterazione dei dati processuali” – Intanto dal carcere è emersa una lettera che Guede avrebbe inviato ai suoi difensori (e che è apparsa su Facebook): in questa lettera l’ivoriano sostiene di assistere da troppo tempo a una “continua manipolazione e alterazione dei dati processuali”. Dice che contro di lui vengono fatte di continuo “false ricostruzioni fantasiose al solo scopo di voler denigrare la mia figura e persona sistematicamente e in maniera negativa agli occhi dell'opinione pubblica italiana e non solo”. Rudy Guede dice di non accettare di essere additato come un ladro, uno sbandato, un senza fissa dimora. Di non accettare di vedere la sua persona e la sua dignità “continuamente offesa e denigrata”.

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