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La proposta del Comune di Pomezia, differenziare i menù per i bambini della scuola per l'infanzia in base alle possibilità economiche dei loro genitori (con dolce 4,40 euro, senza dolce 4 euro) è brutta e mal formulata. Probabilmente dopo le tante proteste sarà ritirata. C'è un'altra questione, però, che resta e coinvolge anche i genitori, non solo presidi e insegnanti. Tutti a protestare per la merendina della mensa "a doppio binario", ma quanti poi tra i genitori fanno la corsa all'accessorio più costoso, dallo zainetto al diario? E ancora: i tanti che urlano oggi su questa vicenda – facendoci anche campagna elettorale – potrebbero tra una indignazione e l'altra ricordare che se si battaglia sui centesimi è soprattutto a causa dei tagli mostruosi ai Comuni ridotti alla canna del gas. Siamo tutti d'accordo: i bambini devono essere trattati ugualmente, almeno fra le mura della scuola (che poi per il resto ci pensa il mondo fin troppo in fretta a fargli capire le differenze sociali). Ma evitiamo le ipocrisie.
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