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Meningite, salgono a 10 i casi nelle Marche in un mese: tra di loro una bimba di 8 anni

Continua l’allarme meningite virale nelle Marche, dove si sono registrati 10 casi nell’ultimo mese, di cui 6 solo a Senigallia. Lo ha reso noto l’Asur con una nota ufficiale. I pazienti hanno tutti di età compresa tra i 22 e i 40 anni e tra di loro c’è anche una bambina di 8 anni. Un caso anche a Palermo, dove una donna di 38 anni è stata ricoverata con febbre alta e mal di testa e ora è in gravi condizioni.
A cura di Ida Artiaco
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La meningite virale ha colpito ancora e non solo a Senigallia. In tutte le Marche sono ben 10 i casi registrati nell'ultimo mese come ha reso noto l'Asur Area Vasta 2 con un comunicato pubblicato nelle scorse ore. Ed anche se il tipo di patologia non è pericolosa come quella batterica e non è contagiosa, aumenta la preoccupazione dei cittadini e dei turisti che prendono d'assalto la regione durante le vacanze estive. Nello specifico, fa sapere il dipartimento sulle malattie infettive, si è trattato di 9 giovani adulti tra i 22 e i 40 anni, residenti a Camerata Picena, Castelleone di Suasa, Chiaravalle, Cingoli, Ostra, Rosora e Senigallia e di una bambina di 8, tutti ricoverati presso i reparti di neurologia di Jesi e Senigallia e presso il reparto di malattie infettive agli Ospedali Riuniti di Ancona. A ciò si aggiungano anche  3 gastroenteriti segnalate in bambini di età inferiore a 4 anni.

Tutti sono arrivati al pronto soccorso tra la metà giugno e la metà di luglio lamentando febbre alta, mal di testa e, in alcuni casi, nausea, pensando si trattasse di una banale influenza che solo analisi approfondite hanno rivelato essere meningite. Tuttavia, ancora non si riesce a capire la causa: da giorni si parla del contagio tramite un insetto e un moscerino ma al momento sono solo ipotesi. Dalle analisi di laboratorio e dall'indagine epidemiologica sui luoghi frequentati e sulle attività svolte nel periodo di incubazione della malattia che varia da 2 a 35 giorni, non è stato riscontrato alcun fattore espositivo comune che potesse indirizzare le autorità sanitarie verso una causa ben definita, nonostante sia stato isolato in 7 pazienti l'enterovirus "Echovirus 30". Sempre l'Asur specifica che la meningite virale non ha conseguenze gravi e si risolve generalmente nel giro di 7 giorni. "Per questo tipo di patologia – conclude la nota – non esiste vaccinazione specifica e la prevenzione consiste anche nell'accurato lavaggio delle mani. Non ci sono evidenze che le trasfusioni o gli insetti possano trasmettere l'infezione. La forte cefalea, l'insorgere di febbre alta, la nausea, la rigidità nucale, la fotofobia sono i sintomi che richiedono rapida consulenza medica".

Meningite, paura a Palermo: grave una donna di 38 anni

Allarme meningite anche in Sicilia: una donna di 38 anni è stata ricoverata in rianimazione all'ospedale Villa Sofia di Palermo per una una meningite da streptococco, quindi non contagiosa, ma le sue condizioni desterebbero preoccupazione. La paziente era al pronto soccorso da circa cinque ore quando è scattato l'allarme. Pare che a provocare la meningite sia stata la degenerazione di un'otite. Sono state adottate comunque tutte le misure di precauzione compreso l'uso delle mascherine per gli altri pazienti presenti al pronto soccorso di Villa Sofia in quel momento. "Resta sotto stretta osservazione . ha chiarito l'ospedale -. Abbiamo distribuito in via precauzionale le mascherine ai pazienti presenti, come è previsto in questi casi fino alla relativa diagnosi. Ci sentiamo di tranquillizzare gli utenti, non si tratta di una forma con cui può avvenire il contagio".

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