Melania Rea: la verità sul delitto è tra gli oggetti sequestrati a casa di Parolisi?
Chi ha ucciso Carmela Melania Rea?
Alberi, rocce, computer, cellulari, auto, abiti e case: è tra questi oggetti e luoghi che gli inquirenti sperano di trovare l'indizio che conduca alla verità sull'omicidio di Melania Rea. Un indizio che si cerca senza sosta e che, forse, potrebbe essere racchiuso negli elementi che i carabinieri di Ascoli hanno rinvenuto nel sopralluogo a Frattamaggiore. Venerdì scorso, infatti, i carabinieri hanno perquisito la casa e il garage di Frattamaggiore dove Parolisi vive attualmente con i genitori portando via un trolley e, pare , un navigatore satellitare assieme ad "altri elementi utili all'indagine",secondo quanto avrebbe detto il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Alessandro Patrizio.
Dopo aver setacciato l'appartamento della famiglia Parolisi, i carabinieri si sono spostati a Somma Vesuviana, a casa dei Rea e anche qui, hanno portato via una valigia. Secondo quanto avrebbe fatto sapere il fratello di Melania, Michele Rea, si tratterebbe di una borsa che Salvatore avrebbe portato a casa dei Rea il lunedì successivo (25 aprile) al ritrovamento del corpo di Melanianel bosco delle Casermette, avvenuto di mercoledì. In quella borsa il caporal maggiore avrebbe custodito i vestiti della giovane moglie scomparsa.
La borsa requisita a casa di Parolisi, invece, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe quella che Raffaele Paciolla aveva detto di aver intravisto nel cofano della macchina di Salvatore proprio il 18 aprile, quando lo aiutò nelle ricerche della moglie a Colle San Marco. Dopo la perquisizione, dunque, i riperti su cui gli inquirenti dovranno concentrare l'attenzione si fanno più numerosi, mentre in questi giorni è al vaglio dei Ris di Roma l'auto di Salvatore Parolisi, una Reanault Scénic. Proprio gli inquirenti sembrano essere fiduciosi sui risultati che verranno fuori dalle analisi sull'autovettura.
Intanto l'unico indagato sull'omicidio resta Salvatore Parolisi. I sospetti su di lui sono dovuti al suo racconto sui giorni della scomparsa, ricco di contraddizioni, e soprattutto al fatto che 30 testimoni presenti a Colle San Marco negano di aver visto Melania quel giorno. Un delitto intricato e confuso su cui si spera che gli inquirenti facciano luce al più presto.