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L'omicidio di Melania Rea

Melania Rea, i capelli sul suo corpo sono del medico legale: altri elementi contro Parolisi

Risolto il mistero dei tre capelli neri rinvenuti sul cadavere della donna uccisa nel bosco di Ripe di Civitella: il medico legale che effettuò i primi rilievi non aveva la cuffia contenitiva. Anche il dna rinvenuto sugli abiti e sul corpo di Melania vanno a sfavore di Salvatore Parolisi.
A cura di Susanna Picone
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Risolto il mistero dei tre capelli neri rinvenuti sul cadavere della donna uccisa nel bosco di Ripe di Civitella: il medico legale che effettuò i primi rilievi non aveva la cuffia contenitiva. Anche il dna rinvenuto sugli abiti e sul corpo di Melania vanno a sfavore di Salvatore Parolisi.
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Nuovo capitolo della triste vicenda Melania Rea, la donna barbaramente assassinata il 18 aprile scorso e rinvenuta cadavere due giorni dopo a Ripe di Civitella, nel teramano. Secondo le ultime analisi i lunghi capelli neri che furono ritrovati sul corpo di Melania apparterrebbero alla dottoressa Sabrina Canestrari, la prima cioè che effettuò i rilievi sul posto al momento del ritrovamento del cadavere.

A quanto pare, il medico legale in quella occasione non avrebbe indossato la cuffia contenitiva per cui il mistero di quei tre lunghi capelli ritrovati sembrerebbe così risolto. Le analisi sono state effettuate dagli scienziati del Ris di Roma, sotto la visione delle riprese video del medico legale e degli investigatori e confermano nuovi elementi che vanno ancora una volta a sfavore del caporalmaggiore Salvatore Parolisi, il marito della Rea accusato di essere l’assassino della donna.

Parolisi, unico indagato dell’omicidio, è in stato di detenzione restrittiva presso il carcere di Teramo dallo scorso luglio: tutti gli indizi relativi all’omicidio di Melania porterebbero, infatti, a lui. Secondo la difesa quei capelli rinvenuti sul corpo della donna dovevano appartenere al killer che avrebbe scagionato, in questo modo, Parolisi: questo dei capelli era infatti uno degli elementi più forti della difesa dell’uomo e che adesso è andato in frantumi.

Oltre ai capelli anche un altro elemento che riguarda il dna ritrovato sul cadavere dai Carabinieri del Ris andrebbe ancora contro Parolisi: secondo i Ris, infatti, le tracce rinvenute sugli slip della donna sarebbero due, una femminile e l’altra maschile. La prima appartiene a Sonia, vicina di casa di Melania mentre la seconda di suo figlio che la stessa Melania aveva tenuto in braccio la sera prima della sua morte. Per ultimo, anche il dna rinvenuto sotto l’unghia dell’anulare di Melania apparterrebbe all’estetista dalla quale la donna si era recata poco tempo prima di essere uccisa. Tutte persone, insomma, che Melania aveva incontrato nei giorni precedenti il suo assassinio.

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