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Covid 19

Medico No Vax in terapia intensiva: “Non vaccinarmi è stato l’errore più grande della mia vita”

Faisal Bashir, un medico di 54 anni, nei mesi scorsi, con non poca spavalderia e convinto di essere immune, ha rifiutato il vaccino contro il Covid: “Non farlo è stato il più grande errore della mia vita”, è stato costretto ad ammettere da un letto del reparto di rianimazione del Bradford Royal Infirmary, nel Regno Unito.
A cura di Davide Falcioni
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Con la rapida diffusione della variante Delta nel Regno Unito aumentano di giorno in giorno non solo i contagi, ma anche i ricoveri e i pazienti che necessitano di essere intubati e curati in terapia intensiva. Tra questi c'è  Faisal Bashir, un medico di 54 anni che nei mesi scorsi, con non poca spavalderia e convinto di essere immune, ha rifiutato il vaccino contro il Covid: "Non farlo è stato il più grande errore della mia vita", è stato costretto ad ammettere da un letto del reparto di rianimazione del Bradford Royal Infirmary, a Bradford. "Mi era stato offerto il vaccino, ma ero arrogante", racconta, spiegando che si sentiva particolarmente in forma e non credeva che il virus avrebbe avuto su di lui gravi conseguenze. "Palestra, bicicletta, camminate e corse. Dato che ero forte e in salute non pensavo di avere bisogno del vaccino. Ciò significava anche che se si fosse rivelato non sicuro non avrei corso alcun rischio. Ma la verità era che non potevo evitare il virus. Mi ha preso. Non so come o dove".

Faisal Bashir fortunatamente si è salvato, ma non è stata una passeggiata: è infatti costretto per una settimana a respirare con il supporto di una maschera di ossigeno. "Quello che ho sperimentato in ospedale, mi umilia", dice ora alla BBC. "Le persone stanno riempiendo gli ospedali e correndo rischi ed è sbagliato. Mi sento malissimo. Mi sento davvero male e spero che parlare aiuti gli altri a evitarlo". Anche Abderrahmane Fadil, un insegnante di scienze di 60 anni, si è salvato per il rotto della cuffia, ma anche lui aveva rinunciato al vaccino dicendosi sempre molto diffidente. Dopo 9 giorni in terapia intensiva ha cambiato idea: "È così bello essere vivi… Mia moglie ha fatto il vaccino. Io no. Ero riluttante. Mi stavo concedendo del tempo, pensavo che nella mia vita avendo già vissuto con virus, batteri, il mio sistema immunitario fosse abbastanza buono".a

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