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Medici non qualificati lavoravano al 118, danni per 32 milioni di euro (VIDEO)

Tali irregolarità hanno arrecato danni alle aziende sanitarie locali e danni economici consistenti: a scoprire l’intero meccanismo, gli agenti della Guardia di Finanza di Palmi che hanno condotto l’operazione “By-pass”.
A cura di Daniela Caruso
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ambulanza 118

Lavoravano al 118, anche senza avere i requisiti necessari per poter prestare servizio di primo soccorso. La Guardia di Finanza ha scoperto tale situazione, nella quale diversi medici assegnati all'incarico non avevano le qualifiche necessarie relative al mestiere svolto. Secondo le indagini condotte dalle fiamme gialle i trasferimenti che per legge devono coprire periodi temporali predefiniti e possono essere ammessi solo in casi limitati, invece erano diventati permanenti. Pertanto, i nuovi medici coprivano il servizio di pronto soccorso, aumentando così le spese da sostenere. Le Asl locali, infatti, dovevano sostenere costi aggiuntivi, poiché pagavano sia i nuovi medici che quelli trasferiti.

Il meccanismo è andato avanti per circa 15 anni, provocando un danno economico che ammonta a oltre 32 milioni di euro: tante le irregolarità commesse in questo lasso di tempo che hanno arrecato problemi alle ex aziende sanitarie di Reggio Calabria e di Palmi. In totale sono state segnalate 34 persone alla Corte dei Conti, coinvolte nella vicenda, segnalate dagli agenti della Guardia di Finanza della compagnia di Palmi, mediante l'operazione "By-pass".

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