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Medici aggrediti a Foggia, via a un’ora di sciopero per protesta: “Abbiamo avuto paura di morire”

La Federazione dei medici di medicina generale ha annunciato un’ora di sciopero di tutto il personale sanitario che opera negli ambulatori di famiglia, nei servizi specializzati e nei reparti ospedalieri della provincia dopo l’aggressione subita da alcuni sanitari da parte di amici e parenti di una 22enne deceduta al Policlinico Riuniti: “Abbiamo avuto paura anche di morire”.
A cura di Ida Artiaco
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Un'ora di sciopero per protesta di tutto il personale sanitario che opera negli ambulatori di famiglia, nei servizi specializzati e nei reparti ospedalieri della provincia. È quanto è stato annunciato dalla Federazione dei medici di medicina generale, in segno di solidarietà al personale sanitario che mercoledì sera è stato aggredito, all’interno del Policlinico Riuniti di Foggia da una cinquantina di persone, amici e parenti, di una ragazza di 22 anni di Cerignola, Natasha Pugliese, morta poco prima durante un intervento chirurgico.

Come ha testimoniato anche un video diventato virale ripreso da uno dei sanitari coinvolti, i medici e gli infermieri si sono dovuti barricare in una stanza di chirurgia toracica per mettersi al riparo dalla furia delle persone che volevano vendicarsi. "Abbiamo avuto paura anche di morire", ha commentato uno di loro dopo l’incontro in prefettura con il sottosegretario Marcello Gemmato.

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Lo sciopero, che non è ancora stato programmato – ha spiegato Salvatore Onorati, segretario provinciale della Fimmg – ha lo scopo "di far capire cosa può succedere se i medici e tutto il personale sanitario dovesse definitivamente stancarsi di questi continui, ripetuti e ignobili atti di violenza". Intanto la Procura di Foggia ha aperto due inchieste. Una sull’aggressione ai medici e una sul decesso della ragazza.

Ieri la sorella della ragazza deceduta ha scritto su Facebook un messaggio per spiegare le ragioni di quel gesto: "La mia famiglia ha fatto la guerra peggio di Gomorra, perché mia sorella è stata uccisa da loro – ha scritto -. La nostra famiglia dovrà scontare un ergastolo a vita per colpa vostra. Visto che state facendo girare tantissime notizie false sembra che siamo pazzi, delle bestie, in questa situazione ci troviamo qui a dare anche spiegazioni, Ma lo facciamo solo perché tutti devono sapere la verità".

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