Maya a 10 anni ha un tumore sotto lo stomaco, per lei si mobilitano i vip: “Aiutiamola”
Maya ha soli 10 anni ma già da qualche tempo combatte contro una grave malattia, un "Linfoma non hodgkin" di classe B, un tumore sotto lo stomaco. Per questo lo scorso settembre ha dovuto lasciare Gioia Tauro, dove vive con la famiglia, per trasferirsi a Genova, dove è ricoverata all'ospedale Gaslini. A raccontare la sua storia è mamma Natasha, che ha lanciato una campagna di raccolta fondi su GoFundMe per sostenere tutte le spese legate alle cure mediche per la sua bambina, che altrimenti non riuscirebbe a sostenere. In suo aiuto sono accorsi già numerosi vip, tra cui il cantante Tiziano Ferro, che sulla propria pagina Facebook ha chiesto ai suoi fan di dare una mano: "Da soli non riusciamo a farcela, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti: è l'appello della famiglia di Maya, una bimba di Gioia Tauro affetta da un Linfoma non hodgkin, un tumore sotto lo stomaco. Donate, grazie", ha scritto.
L'incubo di Maya e della sua famiglia è cominciato la scorsa estate, quando la bambina ha cominciato a stare male, aveva dolori alla pancia e non voleva più mangiare. Dopo una serie di accertamenti, i medici dell'ospedale di Reggio Calabria hanno capito che si trattava di qualcosa di grave: una risonanza ha rivelato che ciò di cui soffriva Maya era un Linfoma non hodgkin di classe B sotto lo stomaco. Da allora è cominciata la loro corsa contro il tempo. L'8 settembre 2018 la piccola è stata ricoverata a Genova, dove ha subito cominciato la chemio per ridurre la massa grossa 8 centimetri. Allo scorso dicembre, Maya ha effettuato quattro cicli di terapia e dovrà ancora farne da 1 a 4 a seconda del risultato della prossima PET. Per questo la mamma ha chiesto a chiunque possa aiutare la sua famiglia di dare una mano. "Le spese per noi sono molto elevate, in quanto io sono domiciliata a Genova con mia figlia Maya e mio marito con la nostra seconda figlia è a casa in affitto in Calabria. Con questa mia richiesta di raccolta fondi chiediamo un sostegno per affrontare questo lungo percorso perché da soli purtroppo non riusciamo a farcela".