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Maxi sequestro di giocattoli nocivi a Trento

La merce sequestrata non rispettava la normativa europea in materia di sicurezza e tutela della salute dei bambini. La Guardia di Finanza ha ritirato dal commercio due milioni e duecento mila prodotti non a norma.
A cura di Daniela Caruso
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Le fiamme gialle hanno sequestrato  un maxi carico di giocattoli proveniente dal sud est asiatico. Gli oggetti, destinati al pubblico dei più piccoli, non erano conformi alla normativa CEE concernente la sicurezza dei prodotti destinati all'infanzia. In totale, sono stati ritirati oltre due milioni e 200 mila prodotti non a norma, quindi pericolosi per la salute dei bambini. I controlli sono stati effettuati a partire dalla scorsa settimana dalla Guardia di Finanza di Trento. La merce sarebbe stata immessa a breve sul mercato nazionale. Alcuni negozi di Trento esponevano da tempo i giocattoli in questione: il Comando provinciale delle fiamme gialle ha avviato l'indagine proprio sui prodotti già in vendita in città.

In questo modo, i militari hanno appurato la derivazione della merce e l'immissione della stessa nei negozi di tutta Italia. I giocattoli potenzialmente nocivi per i bambini erano stati importati non solo dal Sud Est asiatico, ma anche da Paesi comunitari e da paesi non facenti parte dell'Unione Europea. Il valore dell'intero carico di merce posto sotto sequestro è stimato per diversi milioni di euro. Le ipotesi di reato formulate in merito alle violazioni compiute dai diversi esercizi commerciali riguardano l'attività contro l'industria e il commercio, la tutela dei marchi e la salute e la sicurezza dei consumatori, previste da codice penale e dal decreto  di recepimento della Direttiva Europea sulla Sicurezza dei Giocattoli. Le indagini delle fiamme gialle sono tuttora in corso: gli inquirenti sono a lavoro per far luce sulla rete di distribuzione dei giocattoli nonché per avviare ulteriori sequestri di altri lotti di giochi già in commercio sul territorio nazionale italiano.

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