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Maxi sbarco a Pozzallo: 963 immigrati su una barca da 20 metri

Maxi sbarco a Pozzallo, nell’estremo sud della Sicilia, dove nella notte sono arrivati quasi 1000 migranti partiti dalla Libia e provenienti dall’Africa subsahariana. Nuovi problemi con Malta, che si è limitata a monitorare il passaggio nelle acque di sua competenza.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Nuovi sbarchi dalla Libia

Nuove rotte per i migranti provenienti dalla Libia: nella notte un barcone è stato soccorso a sud di Capo Passero, l'estremo lembo meridionale della Sicilia, dalle motovedette della Guardia di Finanza. Il natante era un peschereccio di ferro di oltre 20 metri, su cui erano ammassati 963 profughi, tra cui molte donne e qualche minore. Le operazioni di sbarco sono state compiute anche con l'aiuto di alcune motovedette della Guardia Costiera, che continua a cooperare con i finanzieri nel soccorso ai migranti.

I profughi, partiti dalla Libia e originari dei paesi dell'area subsahariana, sono stati accompagnati nel centro di accoglienza temporanea di Pozzallo, anche se da subito si è ritenuto di smistarli in vari centri nelle vicinanze, in particolare nella vicina Minao. Una misura necessaria, dovuta alle ridotte dimensioni della struttura che sicuramente non può ospitare così tanti migranti; dunque, alcuni di loro sono stati trasferiti all'ospedale Maggiore di Modica, perché presentano sintomi di disidratazione, mentre vi sono anche alcune donne in gravidanza.

Nella mattinata è stato convocato un vertice in prefettura, che servirà a fare il punto della situazione su come procedere nell'accoglienza di questo ingente gruppo di profughi. L'incontro prenderà forse atto anche del cambiamento che sta avvenendo nelle modalità degli sbarchi: se prima la maggioranza dei profughi era di sesso maschile, nello sbarco di oggi, come in quello dello scorso 27 maggio avvenuto a Lampedusa, sono arrivate molte famiglie.

Polemiche anche per la condotta del Governo di Malta, le cui forze di polizia si sono limitate ad agganciare il natante con le motovedette rifornendo i migranti d’acqua e di qualche salvagente, senza alcun'altra verifica. Sono, quindi, stati semplicemente monitorati e fatti proseguire verso l’Italia, dove i finanzieri hanno intercettato l'imbarcazione a 14 miglia da Pozzallo: il soccorso "italiano" è avvenuto senza che fosse fatta alcuna domanda e riserva "sulla competenza” del salvataggio, come racconta la Guardia di Finanza.

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