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Maxi operazione contro l’evasione fiscale: 45 arresti a Roma

Un’azione della Guardia di Finanza contro l’evasione fiscale ha portato all’arresto di 45 persone, tra cui il presidente della Confcommercio di Roma Stefano Pambianchi. Molti beni e valori sono stati sequestrati, per un valore di oltre 80 milioni di euro.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Evasione-fiscale

Il gip del tribunale di Roma ha emesso quarantacinque ordinanze di custodia cautelare su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi, in una mega inchiesta sull'evasione fiscale. A riferirlo sono fonti giudiziarie, che hanno riportato anche i nomi dei destinatari dei provvedimenti restrittivi: tra i quarantacinque nomi compaiono anche il presidente della Confcommercio di Roma Stefano Pambianchi e il commercialista Carlo Mazzieri.

L'indagine, guidata dai Pm Francesca Loy, Francesco Ciardi e Sabina Calabretta, coordinati dal procuratore aggiunto, riguarda un meccanismo di elusione fiscale, che consiste nel trasferimento all'estero, specie in Bulgaria ed Inghilterra, di società in stato prefallimentare; dopo un anno dal trasferimento, infatti, le imprese non possono più fallire in Italia perchè la dislocazione aziendale permette la cancellazione dal registro delle imprese, consentendo così ai loro titolari di evitare il processo per bancarotta fraudolenta.

Il fenomeno dell'evasione fiscale è sempre più allarmante e rappresenta anche un oggetto del dibattito politico. Secondo i dati 2010 del rapporto Istat, in Italia risultano non dichiarati 2.093 euro a contribuente, attestando così l'evasione media degli italiani al 13,5% del reddito dichiarato. Le percentuali dell'elusione hanno tassi variabili sul territorio italiano. I più evasori sono gli abitanti del centro Italia, dove si registra un tax gape di 2.936 euro, pari al 17,4%; leggermente più basso al Nord di 2.532 euro, pari al 14,5%. Il tasso di evasione più basso è registrato nel Sud Italia, dove si attesta al 7,9%, pari a 950 euro di redditi Irpef evasi a testa.

Agli arrestati, che sono metà circa in carcere e il resto ai domiciliari, sono contestati l'associazione a delinquere, la bancarotta fraudolenta, il riciclaggio, reati fiscali, l'emissione di fatture false e l'appropriazione indebita. Oltre all'ordinanza di custodia per quarantacinque persone, è stato disposto anche il sequestro di beni e valori per oltre 80 milioni di euro. Ciò che colpisce è che l'inchiesta riguarda complessivamente un'ottantina di persone tra cui anche bancari, avvocati, notai e appartenenti ai gruppi Conad e Centrapol.

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