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Mauro Rozza uccide la moglie con 60 coltellate: assolto

L’ex campione di body building e pesi massimi è stato assolto per infermità mentale. Lo aspettano tuttavia 10 anni di ospedale psichiatrico.
A cura di Fanpage Admin
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mauro rozza

Il 17 aprile del 2009, nella propria abitazione di Milano, aveva ucciso la moglie infliggendole 60 coltellate: Mauro Rozza, ex campione italiano di body building e pesi massimi, aveva assassinato così Maria Casamassima. Dopo il delitto, Mauro Rozza si presentava al Commissariato di Polizia accompagnato dal padre di 60 anni. E si costituiva, affermando tuttavia di non ricordare nulla di quanto accaduto.

Dopo oltre un anno di iter giudiziari, arriva oggi la sentenza della prima Corte di Assise, che delibera l'assoluzione dell'ex campione per incapacità di intendere e di volere, imponendo tuttavia il ricovero obbligato in un ospedale psichiatrico giudiziario per il tempo di 10 anni. E' stata dunque disattesa la richiesta dell'avvocato Giancarla Serafini, pubblico ministero, che aveva basato l'accusa sulla condanna di 20 anni di carcere per omicidio volontario, aggravato dalla crudeltà (le 60 coltellate), la paretela (la vittima era la moglie) e dai futili motivi dell'atto (un litigio).

Tuttavia, a far propendere per l'insanità psichica è stata anche la depressione di cui soffriva Mauro Rozza, per curare la quale non è servito il trasferimento dall'Italia a Miami Beach, in Florida. E non ha aiutato, evidentemente, quel periodo di vacanza che aveva ricondotto i due coniugi a Milano in quell'aprile drammatico del 2009.

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