Mauro Romano sparito a 6 anni, la madre: “La cicatrice dello sceicco coincide, è lui mio figlio”
In vista del processo che potrebbe fare finalmente luce sulla scomparsa del piccolo Mauro Romano, il bimbo di sei anni scomparso in Salento nel giugno del 1977 e mai più ritrovato, si apre ora una nuova speranza per la famiglia del bambino che non lo ha mai smesso di cercare per poterlo riabbracciare. Tutto parte da una foto scattata durante un evento mondano di cui è entrata in possesso Bianca Romano, la mamma di Mauro, dove è ritratto uno sceicco su cui da tempo si sono soffermate le attenzioni dei familiari per una presunta somiglianza col bimbo
In quella foto pubblicata sul settimanale Oggi si vede la mano del potente sceicco arabo con una cicatrice che per i parenti del piccolo Mauro Romano corrisponderebbe esattamente a quella che aveva il bimbo al momento della scomparsa da Recale, Paesino in provincia di Lecce dove abitava. Si tratta di una bruciatura da ferro da stiro che il piccolo si era procurato in tenera età in un incidente domestico.
“È lui, è Mauro. Quella cicatrice sulla mano è uguale a quella di mio figlio" ha dichiarato la donna nell’intervista al settimanale. A favore di questa ipotesi, che resta tutta da confermare, anche il fatto che l’età del bimbo e dello sceicco, Mohammed Al Habtoor, sia quasi sovrapponibile oltre al fatto che entrambi hanno anche una cicatrice sul sopracciglio sinistro. Le ipotesi sul caso di Mauro Romano sono state molteplici nel corso degli anni. Dall’omicidio alla pedofilia, ma da alcuni mesi si è fata largo l’ipoteso si un rapimento su commissione che avrebbe poi portato il piccolo in medio oriente. Per questo già in passato si è tentato un contattato con il Paese arabo per delgi esami del sangue che potrebbero dissipare ogni dubbio ma per ora non c’è stata disponibilità.
Intanto a 44 anni di distanza dalla scomparsa del piccolo sembra essere sempre più vicino il processo per cercare di fare luce sul coinvolgimento di alcuni personaggi che da anni sono sospettati di aver avuto un ruolo nella vicenda. Con la riapertura del fascicolo lo scorso anno e l'avviso di conclusione delle indagini recapitato nel dicembre scorso, per Vittorio Romanelli, ex barbiere di Racale, vicino di famiglia dei genitori di Mauro, infatti rischia di finire sotto processo con la pesante accusa di sequestro di persona.