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Esami di Maturità 2024

Maturità 2024, il Capolavoro non sarà oggetto del colloquio orale ma tra gli studenti regna la confusione

Mentre si avvicina l’esame di Maturità 2024, gli studenti sono alle prese con il cosiddetto Capolavoro. Anche se il MIM ha precisato che non sarà oggetto del colloquio orale, quasi tutti i maturandi l’hanno caricato sul proprio E-Portfolio. Ma secondo un sondaggio di Skuola.net tra di loro regna la confusione.
A cura di Ida Artiaco
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Tra gli studenti alle prese con la preparazione dell'esame di Maturità 2024, che comincerà il prossimo 19 giugno, c'è grande confusone rispetto alla realizzazione del cosiddetto Capolavoro. Presentato come una delle grandi novità dell'anno scolastico in corso, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha precisato nelle Linee guida operative del 17 maggio che "non è oggetto del colloquio di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e non va a confluire direttamente nel Curriculum dello studente, di cui tiene conto la Commissione nello svolgimento del colloquio".

Tuttavia, i maturandi sono in difficoltà. Come rivela un sondaggio effettuato da Skuola.net su un campione di 500 alunni di quinto superiore, solo il 16% lo reputa un’opportunità in favore degli studenti. Alla base della confusione ci sarebbe anche l'interpretazione non eterogenea di questa novità da parte dei docenti. In 1 caso su 10 agli studenti è stato detto che sarà sicuramente uno degli elementi valutati durante il colloquio orale. Ad 1 su 5 è stato invece riferito che va caricato sulla piattaforma Unica ma che non verrà considerato in sede d’esame. Peggio è andata a quelli – 1 su 3 – che sono rimasti nella vaghezza del "potrebbe essere considerato in sede d’esame". Mentre al restante terzo nulla è stato comunicato.

Alla luce di quanto appena detto, non è una sorpresa che quasi 7 studenti su 10 giudichino negativamente il Capolavoro. Più nello specifico, oltre la metà (52%) sostiene che sia un errore
caricare i maturandi di un ulteriore fardello. E un altro 16% chiama in ballo addirittura delle possibili discriminazioni, affermando che il Capolavoro può creare una distanza tra chi non ha nulla da segnalare, per le ragioni più varie, e quanti invece hanno potuto fare tante esperienze. Solamente 1 su 6 la trova, invece, una buona cosa, che può contribuire a mettersi in mostra. All’appello manca un ultimo 16%: sono quelli che non si esprimono sulla questione, in quanto non hanno elementi sufficienti in mano per giudicare.

Ad ogni modo, quasi tutti i maturandi hanno già caricato un Capolavoro sul proprio E-Portfolio o lo faranno a breve. Il 19% ha già segnalato più di un documento, il 28% si è limitato a uno soltanto, il 37% lo ha messo tra le cose da fare. Appena il 6% pensa di non riuscire a individuare neanche uno spunto da inserire. A ogni "Capolavoro" va associata poi un’area tematica in cui si è sviluppata l’esperienza. Circa 1 su 4 ha scelto traguardi raggiunti in ambito culturale o artistico, quasi 1 su 5 attività di volontariato e cittadinanza attiva, altrettanti hanno riportato progetti nel campo delle lingue straniere.

Si ricordi che nell’E-Portfolio è presente poi un altro elemento che, invece, va assolutamente compilato in vista della Maturità: il Curriculum dello Studente. Qui, come abbiamo visto, la normativa è più chiara: se ne terrà conto in sede d’esame e le informazioni fornite dallo studente aiuteranno a farsi un’idea del percorso svolto anche al di là delle attività scolastiche.

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