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Esami di Maturità 2024

Maturità 2021, come funziona l’esame di stato: date, orale, crediti e ultime news

Tutto quello che c’è da sapere sulla Maturità 2021, che inizierà per 500mila studenti italiani mercoledì prossimo 16 giugno. Tra protocollo di sicurezza anti Covid, con mascherine e distanziamento, colloquio orale, commissioni, voto finale elaborati e curriculum dello studente, ecco tutte le novità dell’esame di Stato.
A cura di Ida Artiaco
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È partito il conto alla rovescia per la Maturità 2021. Mercoledì 16 giugno, circa 500mila studenti delle scuole superiori affronteranno l'esame di Stato che, come lo scorso anno, sarà all'insegna delle regole di sicurezza anti Covid, tra distanziamento e uso delle mascherine. Nessuna prova scritta, ma un maxi colloquio orale dalla durata di un'ora durante la quale i ragazzi saranno interrogati da una commissione composta da tutti membri interni e da un presidente esterno. Tra le novità, la presentazione dell'elaborato e il cosiddetto curriculum dello studente. Ecco, allora, tutto quello che c'è da sapere sull'esame di Maturità 2021, tenendo presente che, come ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Bianchi a Fanpage.it, "l'esame di Maturità è da sempre un momento fondamentale nella vita delle persone perché è quel rito che segna il passaggio dall'adolescenza alla giovinezza, un momento che va vissuto con una certa intensità soprattutto quest'anno. I ragazzi vivano con grande intensità questo momento, che rimarrà nella loro storia personale e anche nella storia di questo Paese. Se ne sentano protagonisti fino in fondo".

Quando inizia la Maturità 2021: le date

L'esame di Maturità 2021 comincia mercoledì 16 giugno a partire dalle ore 08:30. Ed è bene ripeterlo, dal momento che solo 8 maturandi su 10 sanno che il primo giorno di interrogazioni sarà proprio il 16 giugno, gli altri – il 20% – sbagliano, come segnala un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di mille studenti chiamati a sostenere la prova d'esame. Le commissioni sentiranno i colloqui di 5 candidati al giorno, al netto di disposizioni organizzative particolari e si procederà in ordine alfabetico, a partire dalla lettera estratta dai docenti durante la riunione plenaria del 14 giugno. Nella stessa riunione i docenti stabiliranno quale delle due sottocommissioni inizierà i colloqui e il giorno in cui finiranno gli orali.

Il colloquio orale e l'elaborato

Come l'anno scorso non ci sono le prove scritte, ma l'esame prevede solo un colloquio orale, dalla durata più o meno di 60 minuti, che si tiene in presenza e che è diviso in quattro fasi. L'interrogazione inizia con la discussione di un elaborato scritto, il cui argomento aderente ai vari indirizzi di studio è stato assegnato a ciascuno studente dai consigli di classe e che è stato consegnato entro il 31 maggio. Si passa poi alla prova di italiano che consiste nella discussione di un testo di lingua o letteratura inerente al programma svolto durante l'anno, mentre nella terza fase viene richiesta l'analisi di materiali come un testo, un documento, un'esperienza, un problema, un progetto scelti dalla commissione e relativi a diverse materie. Il colloquio termina con l'esposizione dell'esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento.  Durante il colloquio la commissione terrà conto del cosiddetto curriculum dello studente, un documento che assieme al percorso scolastico presenta le attività effettuate in altri ambiti, anche extrascolastici, come sport, musica, volontariato e attività culturali. Tuttavia quest'ultimo non avrà incidenza sulla votazione finale. Si ricordi che per gli studenti dei licei musicali e coreutici, la discussione è integrata da una parte performativa individuale, a scelta, anche con l’accompagnamento di altro strumento musicale, della durata massima di 10 minuti.

La commissione e il presidente

Anche quest’anno, come lo scorso, a seguito dell'emergenza Covid-19 le Commissioni della Maturità sono presiedute da un presidente esterno all’istituzione scolastica e sono composte da sei commissari interni, come previsto dalla relativa ordinanza ministeriale. In particolare, le Commissioni saranno 13.349, per un totale di 26.547 classi coinvolte.

Le misure anti Covid e i vaccini ai maturandi

Gli esami si svolgeranno osservando le regole previste dal protocollo di sicurezza siglato da Ministero e sindacati: si svolgeranno in presenza, si prevedono 2 metri di distanza fra candidato e commissione, un solo accompagnatore per ogni studente, l'utilizzo di una mascherina chirurgica e non ffp2 perché "caratterizzata da filtraggio troppo forte". In caso di quarantene (anche dei commissari) o lungodegenze è ammesso l'esame in videoconferenza: anche lo studente positivo al Covid potrà chiedere di svolgerlo in via telematica, eventualmente chiedendone lo spostamento (l'eventuale assenza per positività al Covid, come per ogni altra malattia, deve essere certificata). I maturandi di molte regioni, tra cui Lazio, Campania, Sicilia e Abruzzo, potranno svolgere l'esame con più tranquillità dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid.

I crediti, il punteggio e il voto finale

Il punteggio massimo che i maturandi possono raggiungere è di 100/100, a cui è possibile aggiungere la lode. Il colloquio orale potrà avere una valutazione massima di 40 punti, mentre i crediti del triennio finale di studi sono stati ricalibrati e, se conseguiti per intero, possono arrivare fino a un massimo di 60, di cui 18 per la classe terza, 20 per la classe quarta e 22 per la classe quinta. Inoltre, a discrezione della commissione, sono attribuibili fino a 5 punti bonus a studenti ritenuti meritevoli, che abbiano conseguito il credito scolastico massimo e il punteggio massimo previsto alla prova d’esame.

Cosa ne pensano gli studenti

Eppure, come emerge da un sondaggio di Skuola.net, ci sono ancora molte incertezze tra gli studenti quasi alla vigilia dell’esame: il 20% sbaglia la data d’inizio dei colloqui, il 30% non sa come è organizzato il punteggio. Uno su 3, addirittura, pensa di trovarsi davanti le famose "buste" di qualche anno fa. Molti ignorano che ci saranno anche PCTO, cioè Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, l'alternanza scuola lavoro ed Educazione Civica. Per non parlare della confusione sul curriculum dello studente: appena 6 su 10 sanno che verrà consultato dalla commissione e che sarà anche allegato al diploma, per un uso futuro. E se il 25% non ha ben chiare le sue finalità, c’è un 16% che confessa di non sapere affatto cosa sia.

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