Maturità 2021, il 4% degli studenti non è stato ammesso: boom in Sardegna, 1 su 12 resta in quinta
Chi pensa che con l'emergenza Covid i professori siano diventati più clementi si sbagliano di grosso. Quest'anno, secondo i dati diffusi ieri dal ministero dell'Istruzione e dal Ministro Bianchi alla vigilia della Maturità 2021, il 3,8% dei maturandi non è stato ammesso alla prova finale d'esame. Una netta inversione di tendenza rispetto a dodici mesi fa, quando – per la sanatoria decisa per via della pandemia – prese parte al maxi-orale finale il 99,3% dei frequentanti e, di questi, il 99,5% ebbe successo all’orale, guadagnando la promozione. Come rileva Skuola.net, si tratta di un ritorno ai trend pre-pandemia: il 3,9 % nel 2019, il 4,0% nel 2018, il 3,9% di nuovo nel 2017.
La situazione cambia poi a seconda delle regioni. A impressionare è in particolare la Sardegna, dove i non ammessi sono stati addirittura l’8,5% del totale, praticamente il doppio rispetto alla
media nazionale. A conti fatti, 1 su 12 non ce l’ha fatta a superare lo sbarramento. Non va meglio per gli studenti di Liguria e la Sicilia, dove i bocciati prima dell’esame sono stati, rispettivamente, il 5,2% e il 4,8% degli iscritti in quinto superiore. Quanto in queste percentuali ci sia poi l’effetto dell’abbandono scolastico, non è dato saperlo. Ma sono comunque dati che stupiscono. Numeri alti pure in Toscana (4,5% di bocciati), Puglia (4,3%) e Umbria (41,%). Tra i migliori, invece, spiccano gli studenti di Campania (solo il 2,4% di bocciati), Veneto e Molise (in entrambi i casi respinto il 2,9% dei ragazzi). In totale sono circa 500mila gli studenti che oggi hanno cominciato gli esami di Stato, che si potranno almeno fino alla prima settimana di luglio: niente prove scritte, i ragazzi dovranno sostenere un maxi colloquio orale davanti alla commissione, composta da presidente esterno e sei membri interni, che ogni giorno interrogheranno cinque alunni salvo diverse disposizioni organizzative.