Maturità 2020, tra maxi orale e lockdown la metà degli studenti è in preda all’ansia
L'ansia, si sa, è uno dei grandi classici dell'esame di maturità da sempre. Ma quest'anno, complice il maxi orale che sostituisce le prove scritte, i mesi di lockdown dovuti all'emergenza Coronavirus e la pressione dei genitori, la concentrazione dei maturandi è messa maggiormente a dura prova, facendo schizzare alle stelle la tensione della vigilia. A ciò si aggiunga il ripasso incerto dovuto a una didattica a distanza non sempre efficiente e alle tante notizie contrastanti circolate in rete sul tema. Senza dimenticare la preoccupazione per cosa accadrà nell'immediato futuro, le
aspettative dei genitori. Insomma, un somma di fattori che, alla fine, manda in tilt quasi il 50% degli esaminandi. È quanto è emerso dai dati dell’indagine – condotta su un campione di più di 10.500 studenti dell’ultimo anno delle superiori – promossa dall’Associazione Nazionale Di.Te. in collaborazione con il portale Skuola.net, elaborati dall’Università Politecnica delle Marche.
E i risultati fanno riflettere: 1 intervistato su 2 dichiara di non riuscire a concentrarsi affatto, 1 su 3 di avere molte difficoltà nel dormire quando pensa all'esame, poco più di 1 su 4 prova addirittura sensazioni di soffocamento o di battito cardiaco accelerato se si sofferma su cosa lo aspetta. Le ragazze riferiscono in maniera più accentuata questi sintomi rispetto ai maschi presentando da 15 a 27 punti percentuale in più. "A differenza degli altri anni, questa maturità si sta rivelando molto più complessa per gli studenti che dovranno sostenerla – afferma Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta, docente universitario e presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. -. Sono circolate informazioni contrastanti, che hanno contribuito a creare ansia, agitazione, confusione che si sono aggiunte alle problematiche, diciamo, ‘ordinarie’ pre-esame. I dati che abbiamo rilevato quest’anno, mostrano livelli di ansia superiori al passato e questo avrà certamente delle conseguenze sul vissuto emotivo dei ragazzi. Il 45% di loro, infatti, dichiara di essere disperato mentre tenta di studiare, il 52% dice di non provare alcuna gioia al pensiero di chiudere il percorso di studio e il 47% avverte molta tristezza per non aver potuto condividere questo tratto finale con i compagni di scuola". Insomma, una situazione difficile, che diventa ancora più insostenibile quando si passa agli "aspetti pratici" del nuovo esame.
Più del 95% dei ragazzi prova molta incertezza riguardo alle modalità di esame, anche a causa della preparazione avuta attraverso la didattica a distanza, non sempre dimostratasi efficace per i problemi di connessione e, tante volte, per l’impreparazione digitale dei docenti. "Sebbene l'esame di Maturità sia stato semplificato, per tenere conto della straordinaria situazione di emergenza, l'incertezza sullo svolgimento – le ordinanze sono arrivate il 16 maggio, ovvero un mese prima dell'inizio – unita alla solitudine dettata dalla lontananza fisica tra professori e compagni, stanno letteralmente facendo esplodere lo stato psico-fisico dei nostri maturandi", osserva Daniele Grassucci, direttore del portale Skuola.net.
Articolo in collaborazione con Skuola.net.