Maturità 2019, se agli studenti non piace la storia la colpa è della scuola: “Programma a metà”
Tra le tracce meno amate, e scelte, tra quelle proposte dal Miur alla prima prova dell'esame di Maturità c'è la storia. Non si tratterebbe soltanto di un problema di "gusti", quanto piuttosto della difficoltà dei maturandi a parlare di un argomento che spesso non conoscono bene (o per niente), perché i programmi dell'ultimo anno delle superiori non riescono quasi mai a coprire le vicende storiche più recenti. È questo quanto emerso da un sondaggio effettuato da Skuola.net che ha chiesto a 3000 studenti, che il prossimo 19 giugno cominceranno gli esami, sul livello di preparazione rispetto a questa materia. La maggior parte, a poche settimane dall'inizio delle prove, sono pericolosamente indietro nello studio della storia e della letteratura del Novecento.
Il 10% non arriva a studiare neanche la Grande Guerra
In realtà, distratti dalle polemiche sulla scelta (o presunta tale) di eliminare il tema storico dalla nuova Maturità, forse non ci si è accorti che in realtà la materia, pur presente nella forma, non lo è nella sostanza dell'intero sistema scolastico italiano. Basti pensare che sono poco meno di 3 su 5 i ragazzi che riusciranno a completare il programma in tempo. Ed entrando nel dettaglio delle risposte, i dati diventano ancora più preoccupanti: il 21% dei maturandi, con l’ultima campanella ormai alle porte, non ha ancora finito la spiegazione della Seconda Guerra Mondiale, mentre il
0% è fermo al periodo tra le due Guerre Mondiali. Addirittura, il restante 10% non è arrivato neanche alla Grande Guerra. Stesso problema c'è anche con la letteratura italiana, anche se in questo caso con gli autori del secolo scorso i numeri sono più confortanti. Il 65% dei maturandi è già sulla buona strada verso il completamento del programma di italiano dell’ultimo anno. Ma più di 1 ragazzo su 3, ad esempio, sostiene di non essere ancora arrivato a studiare gli autori degli anni '40-'50. Nessuna possibilità, dunque, di approfondire gli autori contemporanei, che invece sono piaciuti molto agli esperti del Miur che negli ultimi anni li hanno scelti come protagonisti dell'analisi del testo della prima prova. Si pensi ad esempio a Giorgio Caproni e Giorgio Bassani, usciti rispettivamente nel 2017 e nel 2018.
Approfondimento fai da te
Proprio per questo, il 50% degli studenti intervistati ha deciso di studiare, approfondire e integrare da solo, al di fuori dalle mura scolastiche, tutta la parte di storia del secolo scorso e dei primi anni 2000. Si unisce allo studio in solitaria un altro 24% di studenti, che però potrà contare su un piccolo aiuto: le letture proposte dall'insegnante. Tutti gli altri, invece, non si preoccupano più di tanto e non si prepareranno su ciò che non è stato fatto a scuola, prediligendo così le altre tracce. Se, infatti, nella traccia di prima prova dovessero essere presenti riferimenti alla storia del Novecento, quasi la metà del campione li eviterebbe. Solo un 14% si dice interessato alla materia e quindi svolgerebbe la traccia indipendentemente dall'argomento trattato.