Tracce Maturità 2019: l’illusione della conoscenza, Fernbach e Sloman al tema scientifico
È "L'illusione della conoscenza" la traccia del saggio tecnico-scientifico appartenente alla tipologia B della prima prova alla Maturità 2019. Gli studenti stanno svolgendo la prima prova: oltre all'analisi del testo e al saggio breve artistico-letterario e storico-politico, il saggio tecnico-scientifico è solitamente scelto dagli studenti dei licei scientifici e degli istituti tecnici, meno da chi frequenta il liceo classico.
Per questa traccia è stato consegnato un brano di Steven Sloman e Philip Fernbach, tratto dal loro saggio che si chiama proprio "L'illusione della conoscenza".
Il paradosso del progresso nel tema tecnologico
"L'illusione della conoscenza" è il saggio di Steven Sloman e Philip Fernbach, proposto alla Maturità 2019 nella tipologia B per il saggio breve scientifico-tecnologico.
Partendo da un caso particolare, ovvero un esperimento sugli effetti delle esplosioni termonucleari, gli autori analizzano il cosiddetto paradosso del progresso, che consiste nella capacità umana di progettare soluzioni sofisticate e, contemporaneamente, l'ignoranza e la grettitudine sempre più diffusi nell'animo dell'uomo contemporaneo.
Secondo gli autori, l'umanità crede di conoscere, ma in realtà non conosce, quindi la supponenza del genere umano non può che scontrarsi con una dilagante ignoranza.
Il brano di Fernbach e Sloman per la prima prova della Maturità 2019
Ecco il testo completo del brano proposto agli studenti, tratto dal saggio "L'illusione della conoscenza":
"Tre soldati sedevano in un bunker circondati da mura di cemento spesse un metro, chiacchierando di casa. La conversazione rallentò e poi si arrestò. Le mura oscillarono e il pavimento tremò come una gelatina. 9000 metri sopra di loro, all’interno di un B-36, i membri dell’equipaggio tossivano e sputavano mentre il calore e il fumo riempivano la cabina e si scatenavano miriadi di luci e allarmi.
Nel frattempo, 130 chilometri a est, l’equipaggio di 5 un peschereccio giapponese, lo sfortunato (a dispetto del nome) Lucky Dragon Number Five (Daigo Fukuryu Maru), se ne stava immobile sul ponte, fissando con terrore e meraviglia l’orizzonte. Era il 1° marzo del 1954 e si trovavano tutti in una parte remota dell’Oceano Pacifico quando assistettero alla più grande esplosione della storia dell’umanità: la conflagrazione di una bomba a fusione termonucleare soprannominata “Shrimp”, nome in codice Castle Bravo.
Tuttavia, qualcosa andò terribilmente storto. I militari, chiusi in un bunker nell’atollo di Bikini, vicino all’epicentro della conflagrazione, avevano assistito ad altre esplosioni nucleari in precedenza e si aspettavano che l’onda d’urto li investisse 45 secondi dopo l’esplosione. Invece, la terra tremò e questo non era stato previsto. L’equipaggio del B-36, in volo per una missione scientifica finalizzata a raccogliere campioni dalla nube radioattiva ed effettuare misure radiologiche, si sarebbe dovuto trovare ad un’altitudine di sicurezza, ciononostante l’aereo fu investito da un’ondata di calore.
Tutti questi militari furono fortunati in confronto all’equipaggio del Daigo Fukuryu Maru: due ore dopo l’esplosione, una nube radioattiva si spostò sopra la barca e le scorie piovvero sopra i pescatori per alcune ore. […] La cosa più angosciante di tutte fu che, nel giro di qualche ora, la nube radioattiva passò sopra gli atolli abitati Rongelap e Utirik, colpendo le popolazioni locali. Le persone non furono più le stesse. Vennero evacuate tre giorni dopo in seguito a un avvelenamento acuto da radiazioni e temporaneamente trasferite in un’altra isola. Ritornarono sull’atollo tre anni dopo, ma furono evacuate di nuovo in seguito a un’impennata dei casi di tumore. I bambini ebbero la sorte peggiore; stanno ancora aspettando di tornare a casa. La spiegazione di tutti questi orrori è che la forza dell’esplosione fu decisamente maggiore del previsto. […] L’errore fu dovuto alla mancata comprensione delle proprietà di uno dei principali componenti della bomba, un elemento chiamato litio-7.
Questa storia illustra un paradosso fondamentale del genere umano: la mente umana è, allo stesso tempo, geniale e patetica, brillante e stolta. Le persone sono capaci delle imprese più notevoli, di conquiste che sfidano gli dei. Siamo passati dalla scoperta del nucleo atomico nel 1911 ad armi nucleari da megatoni in poco più di quarant’anni.
Abbiamo imparato a dominare il fuoco, creato istituzioni democratiche, camminato sulla luna […]. E tuttavia siamo capaci altresì delle più impressionanti dimostrazioni di arroganza e dissennatezza. Ognuno di noi va soggetto a errori, qualche volta a causa dell’irrazionalità, spesso per ignoranza. È incredibile che gli esseri umani siano in grado di costruire bombe termonucleari; altrettanto incredibile è che gli esseri umani costruiscano effettivamente bombe termonucleari (e le facciano poi esplodere anche se non sono del tutto consapevoli del loro funzionamento).
È incredibile che abbiamo sviluppato sistemi di governo ed economie che garantiscono i comfort della vita moderna, benché la maggior parte di noi abbia solo una vaga idea di come questi sistemi funzionino. E malgrado ciò la società umana funziona incredibilmente bene, almeno quando non colpiamo con radiazioni le popolazioni indigene. Com’è possibile che le persone riescano a impressionarci per la loro ingegnosità e contemporaneamente a deluderci per la loro ignoranza? Come siamo riusciti a padroneggiare così tante cose nonostante la nostra comprensione sia spesso limitata?»
Tracce maturità 2019: lo svolgimento del tema tecnico-scientifico
Ecco le domande poste agli studenti per lo svolgimento del saggio breve storico-politico:
Comprensione e analisi
1. Partendo dalla narrazione di un tragico episodio accaduto nel 1954, nel corso di esperimenti sugli effetti di esplosioni termonucleari svolti in un atollo dell’Oceano Pacifico, gli autori sviluppano una riflessione su quella che il titolo del libro definisce “l’illusione della conoscenza”. Riassumi il contenuto della seconda parte del testo (righe 25-38), evidenziandone tesi e snodi argomentativi.
2. Per quale motivo, la mente umana è definita: «allo stesso tempo, geniale e patetica, brillante e stolta»? (righe 25-26)
3. Spiega il significato di questa affermazione contenuta nel testo: «È incredibile che gli esseri umani siano in grado di costruire bombe termonucleari; altrettanto incredibile è che gli esseri umani costruiscano effettivamente bombe termonucleari». (righe 30-32)
Produzione
Gli autori illustrano un paradosso dell’età contemporanea, che riguarda il rapporto tra la ricerca scientifica, le innovazioni tecnologiche e le concrete applicazioni di tali innovazioni. Elabora le tue opinioni al riguardo sviluppandole in un testo argomentativo in cui tesi ed argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso. Puoi confrontarti con le tesi espresse nel testo sulla base delle tue conoscenze, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
Maturità 2019 prima prova: il saggio tecnico-scientifico
Il saggio breve – o testo argomentativo – per la prima prova fa capo alla tipologia B, mentre la tipologia A è l'analisi del testo e la tipologia C il tema di attualità. Stando alla nuova normativa in vigore da quest'anno scolastico, il testo argomentativo sostituisce quello che negli anni passati era l'articolo di giornale e il saggio breve.
Il testo argomentativo parte da un tema generale, coadiuvato da fonti e testimonianze letterarie e storiche, e porta lo studente a formulare un'opinione e ad argomentarla, rimanendo in un limite di pagine di tre cartelle e mezzo, quattro al massimo, proprio per la sua "brevità" strutturale. Il tema storico-politico viene scelto quasi sempre da chi ha delle competenze critiche sviluppate negli ambiti tecnico e scientifico, consentendo agli studenti di esprimere la propria opinione facendo un discorso interdisciplinare. Si ricordi che questo tipo di tema deve essere sviluppato in due parti: nella prima ci deve essere un'analisi e comprensione del testo proposto, rispondendo a 4-5 domande come in una vera comprensione del testo; nella seconda c'è la produzione libera, che consiste nello svolgimento di una riflessione e commento dello stesso brano.
Prima prova Maturità, qual era la traccia dell'anno scorso
In attesa di conoscere la traccia scelta dal Miur per il testo argomentativo di ambito tecnico-scientifico, si ricorda che lo scorso anno, alla Maturità 2018, è uscito il tema bioetico della clonazione. I materiali forniti sono stati la definizione di bioetica nell’Enciclopedia Treccani, un articolo di Elisabetta Intini pubblicato su Focus, un estratto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sulla dignità e diritto all’integrità della persona e un estratto del saggio La bioetica in laboratorio: cellule staminali, clonazione e salute umana di Demetrio Neri, professore di Bioetica all'Università di Messina.