Maturità 2019: i consigli di Chiara Maci. “I voti non cambiano nulla, l’importante è il metodo”
Chiara Maci è tra le food blogger più amate d'Italia. 35 anni, compagna del celebre chef Filippo Lamantia, da cui ha avuto un figlio, ha raggiunto la celebrità dopo aver preso parte al programma Tv "Cuochi e fiamme" con Simone Rugiati. Ora è di nuovo sul piccolo schermo con un nuovo programma intitolato "L'Italia a Morsi", in onda su Food Network e ha lanciato il blog "Sorelle in pentola" con la sorella Angela Maci. Ma prima di dedicarsi ai fornelli, Chiara ha anche studiato giurisprudenza dopo aver frequentato il liceo scientifico all'istituto Sant'Alberto Magno di Bologna, dove si è diplomata nel 2001. A lei Fanpage.it, in collaborazione con Skuola.net, ha rivolto alcune delle domande più cercate su Google sull'esame di Stato, per conoscere aneddoti del passato e consigli per chi affronterà il prossimo 19 giugno la Maturità 2019.
L'esame di Maturità secondo Chiara Maci: "L'ho rimosso"
Il momento dell'esame di Maturità non è stato indimenticabile per Chiara Maci. "Ricordo che era il 2001 – racconta – e che mi sono diplomata all'istituto Sant'Alberto Magno di Bologna, un liceo scientifico. Il voto finale non lo ricordo, così come nessun altro della mia famiglia. Ma andavo abbastanza bene nelle materie umanistiche, male in quelle scientifiche. L'ho praticamente cancellato dalla mia vita". Ma non ha rimosso i 5 anni che anno preceduto la Maturità: "Era il momento in cui finiva un percorso della mia vita, gli anni di liceo sono forse stati i più belli in assoluto, perché avevamo una classe pazzesca e quindi ha significato per tutti noi diventare più grandi. E poi, ricordo molto bene anche il viaggio che feci dopo l'esame: mentre molti andavano a Formentera e a Mykonos, io scelsi con un gruppetto di amiche di andare all'Isola d'Elba. Fu un'estate pazzesca".
Come studiare e come affrontare la Maturità 2019: i consigli di Chiara Maci
Secondo Chiara Maci, "è facile col senno di poi dire di restare tranquilli. In realtà mi rendo conto che davanti ad un esame c'è sempre un'ansia da prestazione e un'agitazione enorme. Io credo di non aver assolutamente dormito la notte prima, come tante altre persone. Secondo me il modo migliore per affrontarla è essere sicuri di quello che si sa". Alla domanda su come prepararsi e studiare risponde: "Io sono sempre stata così: non facevo molto durante l'anno, poi arrivavo agli ultimi periodi dove studiavo 13 ore al giorno perché avevo l'impressione che le cose mi rimanevano più in mente. Avevo notato che su di me studiare all'ultimo momento mi permetteva di ricordare tutto più facilmente, che poi è lo stesso metodo che ho usato anche a Giurisprudenza. Ma la cosa migliore, lo dico oggi a 35 anni, è studiare sempre un po' durante l'anno in modo da non fare quei rush finali. Infine, sul significato della Maturità: "Sono sempre stata dell'idea che nella vita i voti non cambino niente. Quello che cambia è il metodo probabilmente, imparare a studiare è importante nella vita. Sicuramente resta un bel ricordo, ma non cambia nulla".