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Maturità 2015 terza prova, obbligatorie cinque materie? Il Miur dice no

Quest’anno arriva alla maturità la riforma Gelmini che comporta una serie di novità e alla vigilia della prima prova degli esami di Stato 2015 scoppia un nuovo caso tra i maturandi.
A cura di Susanna Picone
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Quando ormai mancano poche ore alla prima prova della maturità 2015, al via domani 17 giugno con italiano, è scoppiato un nuovo caso tra i maturandi. Quello secondo il quale gli esami di Stato 2015 saranno caratterizzati da molte novità, e non solo relative alla seconda prova scritta (come è noto già da tempo considerato che quest’anno arriva alla maturità la riforma Gelmini). A riportare la notizia che fa discutere è il quotidiano La Stampa, ripreso da diversi siti come Skuola.net e Studenti.it. Secondo il quotidiano l’ultima novità della maturità 2015 riguarda la terza prova scritta, quella in programma lunedì 22 giugno. Una terza prova scritta che dovrà necessariamente toccare cinque materie e non quattro, come finora ha fatto la maggioranza delle scuole nelle simulazioni. La circolare del Miur citata da La Stampa sarebbe stata letta ieri ai presidenti di commissione riuniti all’Itis Pininfarina di Moncalieri, insieme al direttore dell’Ufficio scolastico territoriale, Antonio Catania. La legge finora stabiliva che il cosiddetto quizzone della maturità dovesse prevedere un massimo di cinque materie mentre adesso sarebbe obbligatorio inserire la quinta. Sarebbe questa una nuova norma che mette le commissioni d’esame in una posizione scomoda dato che i maturandi si sono esercitati finora su quattro materie per la terza prova scritta.

Terza prova scritta maturità 2015

La terza prova scritta dell’esame di maturità 2015 è in calendario lunedì prossimo 22 giugno, dopo la prima e la seconda prova, entrambe decise dal Ministero dell’Istruzione. La terza prova, invece, com’è noto è diversa per ciascuna scuola e formulata dalla singola commissione d’esame in coerenza con il programma svolto nel corso dell’anno. Ogni scuola potrà scegliere autonomamente le materie, le domande e la durata del quiz della terza prova.

Terza prova, il Miur chiarisce

"Nessuna sorpresa sulla terza prova dell'Esame di Maturità che non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, come trapelato su alcuni organi di stampa, ma fino ad un massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del 2000". Lo ha detto il ministero dell'Istruzione smentendo le indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di stampa alla vigilia della prima prova. "La terza prova è predisposta dalle Commissione d'esame sulla base del documento che è stato definito entro il 15 maggio scorso da ciascun Consiglio di classe", ha precisato il Miur.

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