Mattia, il 12enne che accudisce il padre con Alzheimer proclamato alfiere della Repubblica

“Per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla” con questa motivazione il piccolo Mattia Piccoli, un bambino veneziano di 12 anni, è stato proclamato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Un attestato d’onore che colloca di fatto il piccolo Matteo tra i modelli positivi di cittadinanza ed esempio per giovani e meno giovani del Paese. Del resto il suo impegno per il padre malato di Alzheimer precoce dura da anni, nonostante la giovane età del bimbo, e non si è mai fermato. Una dedizione senza sosta che già lo scorso anno gli era valso il premio di Giovane Caregiver durante l’Alzheimer Fest.

“Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di caregiver tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei” recita ancora la motivazione con cui Mattarella ieri lo ha premiato al Quirinale nelle cerimonia ufficiale dopo l’annuncio della scorsa primavera. La sua storia risale ormai a sei anni fa quando al padre Paolo è stato diagnosticato l’Alzheimer a poco più di 40 anni. Da quel momento il piccolo ha iniziato ad assistere il genitore e col passare degli anni è diventato la sua spalla fondamentale, aiutandolo anche nelle più normali attività quotidiane com lavarsi e vestirsi nella loro casa di Concordia Sagittaria. Lo ha continuato a fare fino a quando, qualche mese fa, il suo papà ha dovuto essere ricoverato in una Rsa.

“Sono molto felice per il premio però comunque son un po’ triste. Questo premio lo dedico al mio papà, è stata una bella emozione e credo di essermelo meritato, e anche se il premio è stato dato a me è per tutta la famiglia” ha dichiarato il piccolo. Una famiglia tenuta insieme ora dalla mamma Michela Morutto che si sta battendo anche per far riconoscere al marito un vitalizio atto a coprire le spese per le cure. “Ci sarebbe bisogno di un aiuto più concreto per le famiglie che si trovano a lottare contro le malattie neurodegenerative soprattutto nei casi precoci quando ci sono figli da mantenere e mutui da pagare” ha ricordato la mamma di Mattia.