video suggerito
video suggerito

Mattia Giani, eseguita l’autopsia sul corpo del calciatore 26enne. Il fratello: “Ora prendimi per mano”

È stata eseguita oggi l’autopsia sul corpo di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino che domenica 14 aprile si è accasciato durante una partita con il Lanciotto, ed è morto il giorno dopo: tra 90 giorni la relazione. Il post del fratello: “Sei stato dal primo giorno il mio esempio”.
A cura di Ida Artiaco
775 CONDIVISIONI
Immagine

È stata eseguita oggi l'autopsia sul corpo di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino che domenica 14 aprile si è accasciato durante una partita con il Lanciotto, a Campi Bisenzio (Firenze), ed è deceduto poi lunedì mattina all'ospedale fiorentino di Careggi.

La relazione dell'esame, eseguito dal medico legale Beatrice Defraia all'Istituto di medicina legale di Firenze, sarà depositata in Procura tra 90 giorni e dovrà chiarire le cause del decesso del giocatore. Il pm Giuseppe Ledda, che sul decesso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, che però al momento non vede indagati, ha dato il via libera per la restituzione della salma ai familiari. I funerali si svolgeranno lunedì 22 aprile: l'amministrazione comunale di San Miniato (Pisa) ha proclamato il lutto cittadino per l'intera giornata in occasione dell'ultimo saluto a Mattia.

Ai carabinieri della stazione di Campi Bisenzio, il magistrato ha invece affidato l'acquisizione del defibrillatore, presente negli spogliatoi dello stadio Ballerini del Comune alluvionato, oltre all'ascolto di chi c’era nel recinto di gara e di chi aveva l’abilitazione ad usare l’apparecchio salvavita. C’è ancora da ricostruire anche quei momenti di ansia e concitazione: 17 minuti almeno, in cui, in assenza dell’ambulanza al campo, si sono mossi per soccorrere.

Immagine

Intanto, è ancora sotto choc la famiglia del giovane calciatore. L'ultimo a commentare sui social la notizia del decesso di Mattia, dopo la fidanzata, è il fratello Elia, che in un post su Facebook ha scritto: "Ciao Matti, fratellone mio. Sono giorni che cerco di scrivere di te ma ho paura di non essere in grado di esprimere ciò che sei stato. Lo sai.. non siamo mai stati di tante parole ma ci bastava uno sguardo per capirci. Sei stato dal primo giorno il mio esempio, con la tua umiltà, il tuo rispetto e la tua bontà. Per la nostra stessa passione che ci ha trasmesso babbo, non abbiamo vissuto la quotidianità di tutti i giorni ma siamo sempre stati uno la spalla dell’altro. Mi auguro di arrivare ad essere almeno la metà dell’uomo che sei stato, e di insegnare un giorno ai miei figli i tuoi stessi valori. Sono e sarò sempre orgoglioso di te. Adesso prendimi per mano e conduciamo questa nuova vita insieme".

775 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views