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Matteo muore dopo lite con fratello: fatale l’emorragia cerebrale, era stato colpito con un rullo

Il 18enne di Miglianico, in provincia di Chieti, è morto martedì, dopo due giorni di coma: domenica era stato colpito con un rullo per la tinteggiatura dal fratello maggiore Giuseppe, di 21 anni. Ora, quest’ultimo è agli arresti domiciliari. Gli amici intanto hanno organizzato una raccolta fondi per la famiglia della vittima.
A cura di Biagio Chiariello
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La morte di Matteo Giansalvo è stata causata dalla botta alla testa che ha determinato, oltre alla frattura del cranio, un‘emorragia cerebrale. Questi i risultati dell'autopsia sul 18enne di Miglianico (Chieti) deceduto martedì nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara dove era stato ricoverato in condizioni disperate domenica 17 gennaio nel primo pomeriggio. Il giovane era stato colpito con un rullo per dipingere dal fratello Giuseppe, 21 anni, durante una accesa discussione.

L'esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giancarlo Ciani, è durato oltre cinque ore ed è stato eseguito dal medico legale professor Cristian D'Ovidio che si è riservato 60 giorni di tempo. Quanto al mezzo lesivo, alle misurazioni che vengono effettuare in casi del genere durante l'autopsia, si aggiungeranno ulteriori valutazioni multidimensionali alla Tac. Per la morte di Matteo si trova agli arresti domiciliari il fratello, accusato di omicidio volontario aggravato. I funerali di Matteo Giansalvo si terranno sabato prossimo, alle ore 10, nella chiesa di San Rocco a Miglianico.

Gli amici, intanto, si sono organizzati sul web creando sulla piattaforma Gofundme una raccolta fondi, per aiutare concretamente i familiari di Matteo. "Creo questa raccolta fondi – si legge – per onorare nella maniera migliore possibile il ricordo di Matteo e per dare un sostegno alla famiglia in questo momento molto difficile, ma anche perché nessuno merita la fine che il destino ha tenuto in serbo per lui". "Era un ragazzo d’oro – lo ricorda l'amico Simone – e come tale mi sento in dovere di omaggiarlo come lui merita: mettetevi una mano sulla coscienza, sono sicuro che voi al posto mio avreste fatto lo stesso"

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