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Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro ha risposto ad alcune domande dei pm: “Da lui nessun contributo importante”

Ha risposto ad alcune delle domande dei pm Matteo Messina Denaro, ascoltato per la prima volta presso il carcere de L’Aquila. Le sue risposte, secondo quanto reso noto, non avrebbero fornito informazioni importanti per le indagini.
A cura di Gabriella Mazzeo
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A sorpresa ha risposto ad alcune delle domande dei pm di Palermo che si sono recati fino al carcere di massima sicurezza de L'Aquila per interrogarlo. È la prima volta che il boss Matteo Messina Denaro viene sentito formalmente dai magistrati e l'incontro non è stato secretato. Accanto all'ex latitante arrestato lo scorso 16 gennaio presso la clinica privata La Maddalena, vi era la sua legale e nipote Lorenza Guttadauro.

Il contenuto del verbale, nonostante l'incontro non sia stato secretato, resta comunque riservato. Stando a quanto reso noto finora, il boss al 41 bis deve rispondere di nuove contestazioni formulate dagli inquirenti. Messina Denaro, oltre ad essere già condannato in via definitiva e imputato in due processi ancora pendenti, è indagato anche per nuovi reati emersi furante il primo mese di accertamenti dopo l'arresto.

Su quanto chiesto dai due pm palermitani a Messina Denaro, sono state avanzate solo ipotesi. Probabilmente chi indaga sta cercando di approfondire le indagini sulla rete di fiancheggiatori e sui traffici dell'ex latitante che negli anni gli hanno permesso di avere enormi cifre in contanti da usare per portare avanti la sua latitanza e acquistare covi, auto e beni di lusso senza lasciare traccia.

Arresto Messina Denaro
Arresto Messina Denaro

Secondo quanto dichiarato dai pm dopo l'incontro presso il carcere de L'Aquila, l'ex latitante è apparso in buone condizioni fisiche e ogni giorno viene sottoposto a tutte le cure oncologiche del caso in un piccolo ambulatorio allestito all'interno della struttura di massima sicurezza.

Secondo quanto reso noto dall'agenzia Ansa, informata da fonti vicine all'ambiente di indagine, le risposte di Messina Denaro non hanno dato alcun contributo importante al quadro di inchiesta, tanto da portare i pm a non opporre il segreto al verbale.

Nessun colpo di scena, quindi, né elementi decisivi. Una notizia "in linea" con le intenzioni manifestate dall'ex latitante al primo colloquio informale con i pm. "Non voglio collaborare" aveva dichiarato prima di essere trasferito nella struttura de L'Aquila e poi lo aveva riconfermato appena entrato al 41 bis. "Fino a questa mattina – aveva detto all'Ufficio matricola del penitenziario dopo le operazioni di rito – ero incensurato".

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