Matteo Messina Denaro e l’appuntamento dal barbiere: “Si faceva chiamare Pietro”
A Campobello di Mazara, in questi giorni, sembra di vivere in un grande set cinematografico con uomini speciali delle forze dell’ordine, ritrovamenti, perquisizioni e sono tanti i cittadini curiosi di sapere novità, ma altrettanti invece sono barricati in casa che non esprimono alcun giudizio sull’accaduto, quasi a non voler riconoscere che l’erede di Totò Riina avesse la sua dimora proprio a Campobello.
Tanti gli interrogativi e le riflessione come per esempio il fatto che Matteo Messina Denaro si aggirasse in città con fare tranquillo o perfino che si andasse a mangiare la pizza comodamente seduto al tavolo. Molti si giustificano dicendo che non l’hanno mai visto e che se anche avessero incrociato il suo sguardo non lo avrebbero mai riconosciuto.
Tutto si sarebbero aspettati tranne che fosse in mezzo a loro. Ad avvalorare questa tesi, alcuni cittadini intervistati da Fanpage.it ci dicono che il latitante, soprattutto dopo la malattia e con l’avanzare dell’età, somigliasse tanto a suo fratello Salvatore Messina Denaro.
Anche ai microfoni di Fanpage.it lo scorso 17 gennaio un cittadino dichiarava che "non è un volto riconoscibile, magari lo avrò scambiato per il fratello perché si somigliano molto però mi sembra proprio di non averlo mai visto". Tutto questo a voler giustificare il fatto che qualora qualcuno lo avesse incontrato, avrebbe pensato fosse Salvatore e mai si sarebbero aspettati che fosse Matteo.
Se da un lato c’è chi non lo riconosce e non lo ha mai visto, dall’altro ci sono numerosi cittadini che si fanno avanti e che, una volta vista la foto segnaletica diramata dagli inquirenti il giorno della cattura, hanno ricordato luoghi e circostanze in cui hanno incrociato il volto del latitante.
A Fanpage.it per esempio un informatore certo racconta che tempo addietro Matteo Messina Denaro aveva fatto visita al salone di un barbiere campobellese chiedendo di tagliare i capelli. Ovviamente il barbiere non lo aveva riconosciuto, non sapeva chi fosse e non avendo momentaneamente posto disse di ritornare dopo una mezz'oretta e chiese al signore un nominativo affinché potesse metterlo in agenda.
Quest’ultimo, che si è poi rivelato essere Messina Denaro, disse al barbiere in dialetto siciliano: "Scrivici Pietro". Ovviamente poi ritornò per tagliare i capelli. Questo è ancora un ulteriore esempio di come il super latitante conducesse una normale vita di tutti i giorni ma in questo caso per la prenotazione del taglio di capelli utilizzò un nome di fantasia.