Massimo Mazzetto, distrutta la targa in suo onore: scatta la raccolta fondi per fare una statua
«Il mio ricordo di Massimo? È molto semplice. Arrivava al Botteghelle (Palazzetto utilizzato dalla Viola Reggio Calabria nel 1986) per allenarsi con la squadra juniores ed entrava in campo sempre con le scarpette slacciate. Quindi, si chinava, stringeva i lacci e iniziava a giocare. Forse era un suo rituale, ma l’episodio mi è rimasto impresso come simbolo della sua semplicità”.
A dirlo è Gaetano Gebbia, all’epoca responsabile del settore giovanile della società nero arancio, e componente del “Comitato Massimo Mazzetto”, sorto dopo la distruzione della stele in memoria del giovane cestista della Viola, morto all’età di 21 anni.
Era il 17 giugno 1986 quando Massimo, nel tentativo di superare un'automobile parcheggiata, per evitare un autobus che arrivava in direzione contraria, fece un salto su un muretto: perse però l'equilibrio e cadde da un'altezza di circa nove metri. Condotto in ospedale, in condizioni disperate, fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ma un arresto cardiaco, il giorno successivo, lo stroncò.
Il giovane playmaker, con già al collo una medaglia d’argento conquistata con la Nazionale Juniores agli Europei di categoria, era stato convocato dalla Nazionale maggiore come "riserva a casa" per i Mondiali 1986 in Spagna. Qualcosa di più di una promessa del basket nostrano.
La stele, posta all’esterno del Botteghelle (oggi PalaBenvenuti), lo scorso marzo è stata vandalizzata e distrutta da alcuni adolescenti. Seppur in condizioni ormai pessime e abbandonata a sé, la stele in pietra dedicata a Massimo Mazzetto rappresentava un simbolo per una città che aveva adottato quel ragazzo proveniente da Padova e che, dopo 35 anni, tiene ancora stretto al cuore.
«Questa statua sostituirà la stele e sarà il simbolo dei valori, sportivi e non, che Massimo rappresentava – dice ancora Gaetano Gebbia -. È stata ideata da un’artista veneta e sarà realizzata da una fonderia, anch'essa veneta. Chiaramente, per procedere all'acquisto avremo bisogno del sostegno delle comunità reggina, veneta ma non solo».
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo S. Giorgio, sede dell'Amministrazione comunale di Reggio Calabria.
La statua in bronzo, immaginata dall’artista Katrin Puja , intitolata “Il Dono”, costerà 28 mila euro e sarà finanziata da una raccolta fondi aperta a organizzazioni pubbliche e private. A sostenere il progetto, tantissimi ex compagni ed avversari di Mazzetto, come confermato da coach Gebbia.
«Non solo i compagni della Viola di quella stagione, ma anche tanti play avversari, tra i quali Nando Gentile, Pierluigi Marzorati, Andrea Gracis e Roberto Brunamonti. E poi, tantissimi compagni delle giovanili, hanno subito abbracciato il progetto».
L’iniziativa non si concluderà con la posa della statua ma che proseguirà, grazie all’ausilio del Comune di Reggio Calabria che ha patrocinato l’iniziativa, con iniziative quali interventi presso le scuole, concorsi artistici, mostre fotografiche e scambi culturali con la città di Padova.
«E’ importante ricordare cosa rappresentasse la Viola in quegli anni per la città – ha evidenziato l’assessore alla cultura di Reggio Calabria, Rosanna Scopelliti – una leva di riscatto sociale, orgoglio di una comunità che attraversava un momento difficilissimo. La memoria di Mazzetto è in effetti anche una finestra sulla storia di Reggio, un vissuto umano e sportivo che può diventare un formidabile fattore educativo».